Scritti Scelti by Leonardo da Vinci

Scritti Scelti by Leonardo da Vinci

autore:Leonardo da Vinci
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


1. Vedi anche i fo. 82 v. e 226 v. (dove la stessa frase è ripetuta) dello stesso Codice Arundel. Queste proposizioni, ancor semplici nel loro enunciato, corrispondono, entro lo sviluppo del pensiero leonardesco, alla prima fase lombarda, ma vengono ripetute replicatamente anche in tempi successivi, quali premesse fondamentali.

2. Con insistenza ritornano nei manoscritti leonardeschi, — fin da principio e insino ad età tarda — e in particolare in numerosi fogli del Codice Atlantico, lunghi calcoli sul miglior modo di far rendere il lavoro degli scavatori di terreno. Leonardo si mostra preoccupato dell’immenso spreco di energia e di tempo che i sistemi in uso comportavano: scava e peni, badilata per badilata, e trasporta (cfr. C.A. 370 r.b). In genere i passi sono irriproducibili a causa dei lunghi calcoli matematici, piramidali. Si sono tratti fuori ad esemplificazione questi tre, abbastanza significativi e chiari.

3. Dopo il 1500 Leonardo si diede con particolare applicazione allo studio degli specchi.

4. È una denominazione spesso ricorrente nei fogli leonardeschi, in riferimento a pesi, carrucole o taglie, bilance, ecc. ecc. (v. ad esempio i fo. 6v., 7 r., 174 r. del Cod. Arundel, ecc.).

5. Seguono a fo. 2 r. e 2 v. lunghe precisazioni sulle varie nature e parti del moto ventilante.

6. Ma per un contrario ordinamento, vedi il fo. 23 r., trascritto qui di seguito.

7. Questo passo famoso ha fatto considerare Leonardo come il primo inventore dei sottomarini.

8. sottinteso: modi di star sott’acqua.

9. Trattano dei retrosi anche i fo. 14 r. e v., 15 r. e v., 16 r. e v.,17 r. e v., 18 v. Lo studio dei retrosi naturali gli è di premessa allo studio di un «retroso accidentale», che appare, dai sommari e incompleti appunti, una macchina idrovora per prosciugare le paludi. Come per la «sagoma», di cui si parla nel ms. G, anche per questo «retroso accidentale» Leonardo appare preoccupato che non gli sia rubato il segreto («in opera sia coperto e murato il segreto…»). Nel ms. G a fo. 40 v. si parla di uno strumento «di natura di cicognola» che può avere qualche rapporto col «retroso accidentale» del ms. F. Vedi anche G, fo. 41 r.

10. ingegno: congegno.

11. nuzie. Così nel manoscritto. Penso sia da intendersi come [mi]nuzie. V. ad esempio il fo. 2 v. del Cod. Leicester, riportato a p. 530: «le minuzie insensibili della lita over fango, il qual si sostiene infra l’acque…».

12. ingegni; congegni.

13. Quest’ultima frase è scritta sull’estremo margine inferiore e difficilmente leggibile. La trascrizione del Ravaisson-Mollien dà con guidate; mi chiedo se la prima lettera non possa essere una s, di cui il margine taglia la parte inferiore: son guidati.

Che cosa sia questa «sagoma», di cui trattano numerosi fogli del ms. G in maniera assai elusiva, con parole convenzionali, cui Leonardo doveva attribuire un particolare significato incomprensibile ad altri (Saturno, Giove, Nettuno), non saprei ben dire. Molte discussioni sono state fatte in proposito; mi limito ad indicare i fogli del ms. G in cui si tratta della sagoma: 16 r. («La confregazione della sagoma colla sua sagomata»), 37 r.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.