Senza piume by Woody Allen

autore:Woody Allen [Allen, Woody]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2023-03-28T22:00:00+00:00

Siete perspicaci come l’ispettore Ford?

ASSASSINIO NELL’ALTA SOCIETÀ

L’ispettore Ford irruppe nello studio. Per terra c’era il corpo di Clifford Wheel, che apparentemente era stato colpito da dietro con un mazzuolo da croquet. La posizione del corpo indicava che la vittima era stata sorpresa nell’atto di cantare Torna a Surriento al suo pesciolino rosso. Era evidente che c’era stata una lotta terribile interrotta da due telefonate, la prima un numero sbagliato e la seconda che chiedeva se alla vittima interessavano lezioni di ballo.

Prima di morire, Wheel aveva intinto un dito nel calamaio e scarabocchiato un messaggio: “Saldo Autunnale Prezzi Drasticamente Ridotti – Occasioni!”

“Commerciante fino alla fine,” meditò Ives, il suo domestico, le cui scarpe ortopediche, abbastanza curiosamente, lo facevano più corto di cinque centimetri.

La porta della terrazza era aperta e alcune impronte conducevano, da lì, giù all’ingresso e dentro un cassetto.

“Dov’eri quando è successo, Ives?”

“In cucina. Lavavo i piatti.” Ives estrasse della schiuma dal portafoglio per corroborare il suo alibi.

“Hai sentito qualcosa?”

“Il signore era là dentro con degli uomini. Stavano discutendo su chi fosse il più alto. Mi parve di sentire il signor Wheel che cominciava a cantare uno yodel e Mosley, il suo socio in affari, iniziò a urlare: “Mio Dio, sto diventando calvo!” Subito dopo ci fu un glissando d’arpa e la testa del signor Wheel uscì rotolando sul prato. Udii il signor Mosley che lo minacciava. Disse che se il signor Wheel avesse ancora toccato il suo pompelmo, lui non avrebbe controfirmato il suo mutuo bancario. Credo che l’abbia ucciso lui.”

“La porta della terrazza si apre da dentro o da fuori?” chiese l’ispettore Ford a Ives.

“Da fuori. Perché?”

“Esattamente come sospettavo. Ora so che sei stato tu, e non Mosley, a uccidere Clifford Wheel.”

COME FACEVA A SAPERLO L’ISPETTORE FORD?

Data l’architettura della casa, Ives non avrebbe potuto sorprendere da dietro il suo principale. Avrebbe dovuto sorprenderlo dal davanti, e in quel momento il signor Wheel avrebbe smesso di cantare Torna a Surriento e usato il mazzuolo su Ives, un rituale per loro frequente.

UN ENIGMA CURIOSO

In apparenza, Walker era un suicida. Dose eccessiva di sonniferi. Eppure, per l’ispettore Ford c’era qualcosa che non quadrava. Forse era la posizione del corpo. Era dentro il televisore e guardava fuori. Sul pavimento c’era una lettera criptica del suicida. “Cara Edna, il mio vestito di lana mi prude e così ho deciso di togliermi la vita. Vedi che nostro figlio finisca tutte le sue flessioni. Ti lascio la mia intera fortuna, con l’eccezione del mio cappello tirolese, che dono al Planetario. Per favore, non darti pena per me, dato che mi piace essere morto e lo preferisco di gran lunga al pagare l’affitto. Addio, Henry. P.S. Forse non è il momento adatto per parlarne, ma ho ragione di credere che tuo fratello se la intenda con una gallina della Cornovaglia.”

Edna Walker si morse il labbro inferiore nervosamente. “Cosa ne pensa, ispettore?”

L’ispettore Ford guardò la bottiglietta di sonniferi sul comodino. “Da quanto tempo suo marito soffriva d’insonnia?”

“Da anni. Era un’insonnia psicologica. Temeva che se avesse chiuso gli occhi, il Comune gli avrebbe dipinto sopra una striscia bianca.

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