Serle Rebecca - 2012 - Io, Romeo & Giulietta by Serle Rebecca

autore:Serle Rebecca
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Juvenile Fiction, Love & Romance, General
ISBN: 9788851131630
editore: De Agostini
pubblicato: 2015-03-08T23:00:00+00:00

Esco dall’aula soffiandomi il naso e... e Rob mi prende per un gomito.

«Devo parlarti.»

Len, che è proprio davanti, fissa la sua mano sul mio braccio, ma solo per un istante, e poi se ne va verso l’aula di matematica.

Prima il fiasco totale del compito e adesso Rob che mi sbuca davanti all’improvviso... è davvero troppo! Lascio che Rob mi guidi dietro la Cooper House e mi divincolo solo quando ci ritroviamo l’uno dinanzi all’altra.

«Senti...» Lo ripete alcune volte, poi sospira e ricomincia daccapo. «Senti, il fatto è che non mi aspettavo che succedesse.»

«Che cosa?» L’ho chiesto, anche se sappiamo bene entrambi che cosa, perché per me è importante che lui sia onesto, che mi spieghi.

«Lei. Lo sai. Juliet.»

«Non fa niente.» Non voglio che si accorga di quanto sono sconvolta. Mi mordo il labbro e mi schiarisco la voce, decisa a parlare chiaro e tondo.

«Non è vero e lo sai. Il fatto è che non pensavo che mi sarei innamorato. Ma c’è qualcosa in lei... Sento che stare con lei è la cosa giusta.»

A dispetto di quanto mi fossi ripromessa, sto zitta. Ho sentito bene? Ha detto “che mi sarei innamorato”? Non “che l’avrei conosciuta”, vero? Il cuore mi batte così forte che per poco non si spezza. È come se qualcuno ci avesse conficcato dentro una matita appuntita.

«È stata la sorte, il destino, o come preferisci chiamarlo» aggiunge.

«Sai che non credo nella sorte.»

Inspira profondamente e mi fissa dritto negli occhi. «Rosie, io ti voglio bene e lo sai. Siamo amici. Anzi, tu sei la mia migliore amica.» Che cosa?! Amici?! Sono anni che me lo ripeto, mesi che cerco di convincermene. È stato lui a dirmi che sono bellissima, a chiedermi di uscire, a baciarmi. È stato lui a iniziare tutto e adesso che sono qui e che anch’io voglio stare con lui... cerca di rimangiarsi tutto?

«Ma non mi dire! Amici? Questa sì che è nuova!» Bene, vedo che l’ho colto alla sprovvista. Che sono riuscita a ferirlo. Ottimo. «Per quanto mi riguarda, non lo siamo più.»

«Ma...» Si mette sulla difensiva, incrociando le braccia davanti al petto. «Rosie...?»

«Dico sul serio.» Sento gli occhi riempirsi di lacrime. Devo andarmene prima di perdere quel poco di controllo che mi è rimasto. «Sei stato tu a volerlo!»

Mi giro e me ne vado. Cammino. Poi corro. Sempre più veloce. Oltre la Cooper House e l’aula di matematica e giù, fino al campo di calcio del livello inferiore. Mi fermo solo quando arrivo alla fine della scuola. Siedo per terra e, per la milionesima volta in poche ore, scoppio a piangere.

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