Sexspotting by Alea Corini

Sexspotting by Alea Corini

autore:Alea Corini
La lingua: ita
Format: mobi
ISBN: 9788869360800
editore: Eroscultura
pubblicato: 2016-07-15T22:00:00+00:00


NONO VAGONE

La giornata passata in spiaggia non fu delle migliori. Per tutto il tempo, tenni il muso. Se qualcuno mi chiedeva cos’avevo, lo liquidavo rispondendo, acidamente, che stavo benissimo. Mentre i miei amici andavano a fare il bagno, io restavo spalmato sulla sdraio, modello lucertola, io che ho sempre detestato prendere il sole. Quando salivano dall’acqua e andavano a sdraiarsi sugli asciugamani, io ne approfittavo per scollarmi dalla sdraio e andare a farmi una nuotata in completa solidudine. Continuavano a ridere e a divertirsi incuranti del mio pessimo umore. Gloria – alla quale era indirizzata la mia silente ripicca – aveva tentato di rabbonirmi, poi, visto che mi incaponivo in quell’atteggiamento, aveva deciso di snobbarmi. Come già stavano facendo tutti gli altri.

Per evitare che gli amici mi isolassero del tutto, a cena decisi di abbandonare il mio comportamento ostile che non mi stava portando da nessuna parte.

Sandro mangiò in tenda le solite scatolette, i soldi ormai scarseggiavano e, come se non bastasse, quella sera non poteva più nemmeno contare sulla cenetta di Elsa per rimpolparsi ben bene. E nemmeno sul dopocena per essere spolpato. Purtroppo, il marito aveva preso un giorno di ferie supplementare. Lei glielo aveva comunicato nel WC della spiaggia, dove era andato per un bisogno. Lui aveva glissato alla nostra domanda se era entrata per guardarlo cagare, ma presupponemmo di sì. Per noi Elsa era l’emblema della perversione assoluta. Ci piaceva pensarla così. Comunque, gli aveva garantito che si sarebbero visti l’indomani: il marito sarebbe stato assente malgrado fosse il giorno di ferragosto.

Sandro si riaffacciò mentre stavamo decidendo dove andare. Adesso era lui ad avere il muso lunghissimo. Di certo si era immaginato una serata diversa rispetto alla prospettiva di fare quattro salti all’Angelo Azzurro.

«Prima di andare, ci facciamo un cannone?» chiese, abbattuto.

«Va bene, così ti passa il malumore» lo tranquillizzò Cristiano, che possedeva ancora del fumo residuo e lo metteva a disposizione senza fare economie.

Durante un pezzo scalmanato di puro metal, Sandro si mise a pogare come un matto facendo esaltare alcuni personaggi che davano tanto l’idea di essere dei biker americani, che si misero a imitarlo mettendoci ancora più foga. Nel giro di qualche minuto la pista si vuotò quasi del tutto. Il DJ allora mise su una ballad rock sperando di fermare l’apocalisse. Funzionò perché i biker si sedettero. Approfittando di questo, sulla pista si formarono delle coppie che iniziarono a ballare il lento. Sandro avrebbe voluto tirare il fiato, ma fu acchiappato e riportato in pista da Isa.

«Preferivi sederti?» domandò la ragazza, rischiando una risposta che avrebbe potuto ferirla.

«No, il pezzo mi piace, ma devo riprendermi. Mi riposerò ballando».

I due rimasero immobili su un'unica mattonella. La testa di Isa gli arrivava al petto e lì si adagiò. Sbuffava, non tanto per l’insofferenza di avere Isa tra le braccia, quanto per l’affanno che gli era rimasto dopo il pezzo metal. Ma tentò accuratamente di nasconderlo. Finalmente la ballad finì e Sandro si poté sedere. Isa occupò la sedia a fianco.

«Allora non ce l’hai con me? Pensavo di sì».



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