Sky Penelope - Bottoni 01 - 2017 - Bottoni e Pizzo by Sky Penelope

Sky Penelope - Bottoni 01 - 2017 - Bottoni e Pizzo by Sky Penelope

autore:Sky Penelope [Sky Penelope]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Contemporary, Suspense, Romance Erotico
Google: N2Y6DwAAQBAJ
editore: Penelope Sky
pubblicato: 2017-11-30T23:00:00+00:00


Dopo quella sera, lei non uscì più dalla sua stanza per giorni. Lars le portava il cibo in camera e attendeva alle sue necessità.

Io mi tenni alla larga.

Mi concentrai sull’esercizio fisico e sul lavoro. Mi tenni impegnato fuori casa, dedicandomi a gestire i vigneti al sito di distribuzione e mandare avanti gli affari. E, naturalmente, dovevo anche occuparmi di quell’altra attività con Conway.

Il fatto che lei non mi si avvicinasse dimostrava che era ancora terrorizzata da me, come era giusto che fosse. Quella notte sarebbe potuta finire in modo ben diverso. Forse avevo bevuto troppo o non ero nel giusto stato mentale. Mi ero tirato indietro, ma non avrei commesso di nuovo lo stesso errore.

Un pomeriggio, quando tornai a casa dal lavoro, Lars mi accolse sulla porta. «Sua Grazia, Conway è qui per vederLa».

Mi irrigidii. «Da quanto tempo è qui?»

«Quindici minuti. Gli ho detto di aspettare nel Suo studio».

Sapevo che non era nel mio studio. Sapevo perfettamente dov’era, e provai una fitta allo stomaco. Mi lanciai a tutta velocità su per le scale, facendo due gradini alla volta.

«Sua Grazia, va tutto bene?» chiese Lars.

Lo ignorai e corsi più veloce che potei. Scattai verso la camera da letto e buttai giù la porta con una spallata, sapendo che l’avrei trovata chiusa a chiave senza neppure bisogno di controllare. Quando la porta crollò a terra, mi si aprì davanti agli occhi proprio la scena che temevo.

Conway l’aveva spogliata completamente e legata al letto. Era nudo anche lui, col cazzo duro e pronto all’azione. In mano teneva una cintura, con la quale le aveva appena frustato le cosce.

Non ci vidi più dalla rabbia. «Vattene. Subito. Da. Qui».

Conway si voltò. «Vuoi provare anche tu?» Mi porse la cintura.

Gliela strappai di mano e gliela avvolsi stretta attorno al collo, strozzandolo fino a fargli venire le convulsioni. Scalciò per cercare di liberarsi, ma non ci riuscì. In un attimo gli feci mancare l’aria, facendolo svenire.

Lo lasciai cadere a terra e mi avvicinai al letto, ignorando l’erezione sotto i miei pantaloni alla vista di lei, legata e pronta ad essere frustata. Estrassi il mio coltellino tascabile e tagliai le corde che la imprigionavano, liberandola.

Subito lei si tirò su la coperta, nascondendo il suo corpo nudo.

«Stai bene?»

Le lacrime le bagnavano ancora gli occhi. Brillavano come diamanti sotto la luce del sole, rari e perfetti. Non mi guardava. Si voltò dall’altra parte, apposta per evitarmi.

Avvolsi mio fratello in una coperta e lo trascinai fuori dalla stanza. La camera ormai non aveva più una porta utilizzabile, perciò la sua privacy non importava più. Lars salì le scale, preoccupato per quella confusione.

«Vai a prendermi un bicchiere d’acqua», gli ordinai.

Lui obbedì immediatamente.

Quando tornò con l’acqua, la rovesciai sulla faccia di Conway, svegliandolo all’istante.

Tossì e si mise a sedere, con l’acqua che gli gocciolava dal naso. Si passò una mano tra i capelli, riprendendo lentamente conoscenza. «Che cazzo è successo?»

Ora che era sveglio, lo afferrai per la gola. «Non toccare più la mia schiava». Lo strattonai energicamente, abbastanza da spezzargli quasi il collo in due.



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