Something Wrong by Viola Lewis

autore:Viola Lewis
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Narrativa Rosa
editore: Indipendently Published
pubblicato: 2023-04-16T22:00:00+00:00

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«Sai che cosa fare, Dom».

«Come sempre, padre».

È a questo che si riducono le nostre conversazioni.

Ieri, oggi e sempre.

A volte mi sembra di sentirmi in trappola, come se il mio unico destino fosse quello di non poter mai fuggire da ciò per cui sono nato. E mi piaceva, un tempo, è vero. Per molti anni mi ha anche divertito. Mi ha fatto provare quel senso di soddisfazione nel dimostrare che io potessi essere qualcuno da temere.

La gente intorno a noi ha sempre avuto rispetto per uno come me.

Uno del quale non ci si dovrebbe fidare.

Ho ucciso il mio migliore amico; ho voltato le spalle a chiunque davanti alla morte; ho deciso di continuare, di ferire e ricoprire di merda, giorno dopo giorno, la mia vita e anche quella degli altri.

E come se non bastasse ho cominciato con l’autolesionismo molti, molti anni fa. Inizialmente erano soltanto episodi sporadici. Dopo, invece, sono diventati sempre più frequenti perché il bisogno di farmi male cresceva giorno dopo giorno, concedendomi di trovare un compromesso fra il delirio nella mia testa e la sofferenza nel mio cuore.

C’è qualcosa nel farlo che mi aiuta a rendere la mia esistenza meno insopportabile, anche se i sensi di colpa bussano spesso alla mia porta e io provo a mettergli un freno, cercando di convincermi che in realtà non sono io a dovermi sentire sbagliato.

Anche se lo sono. Lo sono sempre stato. Lo sono da dieci anni, e non mi darò mai pace.

Ecco la ragione per cui arriva la droga, l’alcol, le puttane. Perché voglio cancellare tutto.

Invece no, non si cancella proprio nulla. Continuo a spegnere vite come se fossi Dio. Ed è proprio nella sua casa che mi ritrovo, all’interno della Chiesa di San Nicola, dove sta per svolgersi la consueta funzione religiosa della domenica.

Si è fatta sera. Quest’edificio è imponente, sicuramente il più affascinante di tutta Praga, e non è neanche troppo affollato. Segno su di me una croce con una mano, in un gesto cattolico che non mi rappresenta, quando entrando punto lo sguardo direttamente verso l’altare.

Quel cazzo di sacerdote è già lì, a prostrarsi davanti la gente che ha fede e prega.

Ho smesso di credere da troppo tempo che esista davvero qualcosa, o qualcuno, che possa cambiare gli eventi della vita, o addirittura salvarla. Da quando Olga mi è stata portata via l’unica cosa che mi convince è la vendetta, perché è reale. Posso sentirla, vederla, toccarla con mano e assaporare quell’istante di piacere in cui tutto finisce. Anche se dopo… dopo tutto ricomincia, ma il desiderio è potente, e punire è sempre l’unica soluzione possibile.

Il prete non c’entra niente con mia sorella, ma sta provocando il risentimento delle persone sbagliate, quindi va eliminato.

Raggiungo in breve tempo la balconata addentrandomi nei meandri della chiesa, ed Ivan è già lì ad aspettarmi. Mi accosto accanto a lui prima di far scivolare gli occhiali da sole dal mio viso.

«Sei arrivato, finalmente». A volte mi costringo a indossarli anche quando non serve, come in questo momento, ad esempio.

«Non me lo sarei perso per niente al mondo».

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