Sono esaurita by Sophie Kinsella

Sono esaurita by Sophie Kinsella

autore:Sophie Kinsella [Kinsella, Sophie]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-09-28T12:00:00+00:00


14

In serata, quando Finn e io ci incontriamo per bere sulla spiaggia, sono impaziente di raccontargli tutte le novità.

«Ho visto Terry» dico precipitosamente appena lo raggiungo. È seduto sulla passerella con la bottiglia di champagne e i bicchieri già pronti.

«Terry?» Il viso di Finn si illumina, proprio come aveva fatto il mio, e so già che le notizie che gli porto lo faranno soffrire quanto me. Mi ascolta infatti in un silenzio cupo mentre gli descrivo l’aspetto fragile e la mente confusa di Terry.

«Immagino che ci fosse da aspettarselo...» commenta alla fine. «Anche lui ha fatto le sue cadute. Noi pensavamo che non sarebbe mai successo, ma invece...»

«Sai cosa mi ha detto oggi pomeriggio?» Abbozzo un sorriso. «“Nessuno ricorda le cadute. Tutti ricordano i trionfi.”»

«Questo è proprio il vecchio Terry» commenta ridacchiando Finn. «Ha concluso con “Vai a prenderla”?»

«Sì!» Mi siedo accanto a lui. «Questa è la cosa più strana! In certi momenti era il vecchio Terry. Diceva tutte le sue tipiche frasi, praticamente mi faceva lezione di surf, solo che... non era reale.»

«Immagino che per lui quella sia la felicità.» Lo sguardo di Finn si ammorbidisce. «Essere sulla spiaggia e insegnare ai ragazzini la cosa che più ama al mondo.»

«Immagino di sì. E fortunati noi, che lo abbiamo avuto come insegnante.»

«Giusto. Ricordo che un anno nel mio gruppo c’era un bambino. Dopo la prima lezione, sua madre aveva deciso di ritirarlo e mandarlo invece al minigolf.» Finn scoppia a ridere. «Terry era andato su tutte le furie. Non perché non potesse sostituirlo con qualcun altro, ma perché trovava la cosa moralmente sbagliata. Come se il primo comandamento fosse: “Non avrai altro Dio all’infuori del surf”.»

Sorrido a Finn. «Sono certa di averglielo sentito dire.»

«In quel momento stavo riconsegnando la tavola» continua lui. «Perciò ero dentro il Surf Shack e ho sentito Terry strapazzare quella donna in ufficio. Le diceva: “Sto offrendo a suo figlio il paradiso. Imparare a cavalcare le onde significa avere le chiavi del paradiso. Mi capisce? Del paradiso, letteralmente. E lei sceglie il minigolf?”.»

«E il bambino cosa diceva?»

«Niente, stava lì, imbarazzatissimo. Probabilmente era caduto, gli era andata l’acqua nel naso e non gli era piaciuto. Probabilmente non avrebbe voluto fare surf già da subito.»

«Probabilmente adesso vince il Masters» dico, e Finn ride.

«Giusto.» Beve un sorso e si alza. «Ah, dimenticavo. Aspetta qui.»

Rientra nel suo bungalow, e torna con in mano un sacchetto di roba che scrocchia. «Ho preso degli snack.»

«Chips di barbabietola?» chiedo perplessa leggendo l’etichetta.

«Sane!» Finn sembra molto soddisfatto della sua scelta. «E forse immangiabili» aggiunge, pensandoci. «Ma diciamo che è un inizio, okay?» Apre il pacchetto, me le offre e ne prende una.

Mastichiamo in silenzio, guardandoci.

«Non male» dico dopo un po’.

«Non granché» osserva Finn.

«Be’, no. Non granché.»

«La vita è troppo corta per mangiare cartone al gusto di barbabietola» afferma Finn, deciso. «Se vuoi mangiare le patatine, mangia le patatine.»

«Sembri Terry» gli dico ridendo.

«Ottimo. Quando sei in dubbio, pensa: “Che cosa direbbe Terry?”. Direbbe: “Mangia quelle dannate patatine e goditele”.» Finn chiude il pacchetto di snack alla barbabietola e lo mette da parte.



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