Stato di sorveglianza by Josh Chin & Liza Lin

autore:Josh Chin & Liza Lin [Chin, Josh & Lin, Liza]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2022-09-14T22:00:00+00:00

9. Sicurezza interna

Kaitlin Jackson era al tribunale penale del Bronx quando, il 10 aprile 2018, le è arrivato il caso: un uomo del posto era stato arrestato per aver rubato una confezione di calzini da un grande magazzino di T.J. Maxx. Secondo la denuncia della polizia, il sospettato aveva brandito un taglierino contro una guardia del servizio di sicurezza che aveva cercato di fermarlo, e quel gesto aveva trasformato il furto da reato minore a crimine. All’inizio apparentemente indistinguibile dalle altre decine di accuse di rapina che Jackson aveva gestito come difensore d’ufficio nel Bronx, non era tuttavia chiaro in base a cosa la polizia avesse individuato il suo cliente come persona sospetta. Ha chiamato il viceprocuratore distrettuale per chiedere come il ladro avesse catturato l’attenzione del Dipartimento di Polizia di New York. È stato allora che la vicenda ha preso una piega inattesa. «È così strano, Kaitlin, questo è il mio primo caso di riconoscimento facciale» le ha risposto il viceprocuratore Larry Carter. «Ne hai mai avuti prima?». Jackson conosceva l’esistenza dei sistemi di riconoscimento facciale. Facebook li utilizza per taggare automaticamente le foto, e Apple ha introdotto di recente la scansione del volto come metodo per sbloccare l’iPhone. Kaitlin pensava fosse l’ultima diavoleria del mondo dei gadget. Non aveva idea che gli agenti di polizia potessero usarlo, o qualcuno considerarlo come un serio strumento per l’analisi forense.

Il rapporto della polizia diceva che il suo cliente era stato colto sul fatto da Lawrence Jordan, la guardia di sicurezza del grande magazzino. Non diceva che il suo volto era stato scansionato da una macchina. Confusa, Jackson ha mandato gli investigatori giudiziari da Jordan per capire come fosse giunto a identificare il suo cliente come ladro. La guardia ha ricordato che stava sorvegliando i monitor di sicurezza del T.J. Maxx, quando ha visto rubare un pacco di calzini. Ha detto di aver inseguito il ladro sulle scale mobili e di averglieli chiesti indietro; a quel punto il ladro ha brandito un taglierino giallo ed è fuggito giù in strada. Jordan ha riferito agli investigatori di avere già individuato un’altra volta lo stesso ragazzo su una delle telecamere di sorveglianza del negozio (non si ricordava quando) mentre rubava una borsetta da 19,99 dollari. Non aveva denunciato il furto alla polizia perché in quel momento aveva da fare con altri furti. Dopo l’incidente dei calzini, ha detto, è arrivata la polizia e ha requisito il fotogramma dalla registrazione delle telecamere, dicendogli che avevano un metodo «altamente tecnologico» di riconoscimento facciale che avrebbe permesso d’identificare la persona dal video. Un detective della polizia ha poi inviato un messaggio sul telefono di Jordan con una foto segnaletica del cliente di Jackson.

«È questo il ragazzo che hai visto entrare nel negozio anche l’altra volta?» gli ha scritto il detective.

«È lui» ha risposto Jordan.

Poco più di sei settimane dopo, la polizia ha arrestato il cliente di Jackson. Un gran giurì lo ha incriminato per sette capi di imputazione tra cui rapina, minaccia e detenzione criminale di arma. Il cliente aveva la fedina penale piena di piccoli furti.

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