Storia del teatro giapponese 2 by Bonaventura Ruperti

Storia del teatro giapponese 2 by Bonaventura Ruperti

autore:Bonaventura Ruperti [Ruperti, Bonaventura]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788831740425
editore: Marsilio
pubblicato: 2016-03-17T07:00:00+00:00


L’ASSOCIAZIONE DELLE ARTI: IL BUNGEI KYŌKAI

Nell’itinerario dello shingeki si individuano alcuni momenti salienti: la nascita del Bungei kyōkai (Associazione delle arti, 1906-1913) e del Jiyū gekijō (Teatro Libero, 1909-1919) fino al fiorire delle nuove compagnie nell’era Taishō; l’apertura e la scissione dello Tsukiji shōgekijō 築地小劇場 (Piccolo Teatro di Tsukiji, 1924-1929) e le sue produzioni; lo sviluppo del teatro proletario fino alla sua dissoluzione forzata; il vuoto del periodo prebellico e bellico; e infine la rifioritura del secondo dopoguerra.

Il Bungei kyōkai nasce nel 1906 con un ampio raggio di azione come accademia delle arti spaziando dall’arte al teatro, dalla musica alla letteratura, ma nel 1909 si specializza nell’ambito teatrale tramite un centro di studi, presso la residenza di Tsubouchi Shōyō a Tōkyō, con sala sperimentale non aperta al pubblico e un’accademia drammatica (la prima mista, maschile e femminile). Mira a trasformare aspiranti attori dilettanti in professionisti per il teatro nascente intorno a due personalità di primo piano del periodo: Tsubouchi e il critico esteta Shimamura Hōgetsu 島村抱月 (1871-1918). Il primo, teorico del “romanzo”, amante del teatro, riformatore del kabuki tramite la composizione di drammi storici e danzati e traduttore di Shakespeare, auspicava una combinazione del teatro elisabettiano con il kabuki, una mediazione fra la tradizione nazionale e le esigenze realistico-razionali della nuova epoca. A lui si affianca Shimamura, critico ritornato dall’Europa che invece, con le intense impressioni dei palcoscenici di Londra e Berlino, affascinato dal credo naturalista, propugnava una “rivoluzione delle arti”, letteratura, arti figurative, teatro, alla luce di quello.

Nella fase dal 1909 la sezione teatrale guidata da Tsubouchi si concentrerà sulla preparazione alle diverse discipline dello spettacolo e realizzerà attività con saggi periodici. Tra i molti, sotto la loro guida gli allievi propongono Amleto e Giulio Cesare di Shakespeare, nel 1911 la prima rappresentazione in Giappone di Casa di bambola di Ibsen, e poi Casa paterna di Hermann Sudermann, suscitando entusiasmi, polemiche, interventi della censura. L’Associazione contribuisce così a preparare nuovi attori che segnano la storia della scena di quegli anni: Sawada Shōjirō 澤田正二郎 (1892-1929), poi iniziatore del fortunato filone dei drammi di cappa e spada (con il gruppo Shinkokugeki 新国劇); Tōgi Tetteki, musicista discendente da famiglia di antichissima tradizione gagaku ma anche attore di talento; Doi Shunsho 土井春曙 (1869-1915) reduce dalla tournée europea di Otojirō e interprete di Amleto e altri protagonisti dall’eloquio di affascinante musicalità, e soprattutto la prima vera attrice moderna, Matsui Sumako 松井須磨子 (1886-1919), che emerge tra gli allievi per l’inconsueta naturalezza e passionalità.

Dal punto di vista registico le rappresentazioni del Bungei kyōkai – prima date in forma di saggio, poi trasposte per una settimana al Teikoku gekijō e quindi portate anche a Ōsaka – sotto la direzione di Tsubouchi risultarono difficili (per il linguaggio forbito delle sue traduzioni di Shakespeare) e “antiquate”. La prima messa in scena di Amleto tuttavia rivelò il talento di Tōgi Tetteki e Doi Shunsho, che dimostrò una declamazione fresca, naturale, mai sentita prima di allora. La successiva rappresentazione di Amleto, del 1909, invece non incontrò, nel confronto con gli spettacoli



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