Storia ragionata dell'hip hop italiano by Damir Ivic;

Storia ragionata dell'hip hop italiano by Damir Ivic;

autore:Damir Ivic; [Ivic, Damir]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Musica
ISBN: 9788862316262
editore: eDigita srl.
pubblicato: 2014-11-09T23:00:00+00:00


ROMA

Roma è sempre stata particolare. Roma ha sempre fatto le cose a modo suo. Roma è dove sono nati prima l’Onda Rossa Posse e poi Assalti Frontali. Ma Roma è anche la città di Ice One e Crash Kid alias Massimo Colonna, pionieri veri della scena, gente che si interessava alle varie discipline dell’hip hop e del rap ben prima dell’arrivo di Batti il tuo tempo. Insomma, Roma è Roma: anche nelle faccende di rap è stata capitale. E ha dato veramente tanto a livello proprio di personaggi, individui che si presentavano con una personalità originale, particolare, riconoscibile, magari non sempre lodevole, però, insomma, non si può avere tutto. Nessun altra parte d’Italia è stata in grado di dare e darsi un marchio così riconoscibile. Non il migliore, ma il più riconoscibile.

Per capirne al meglio le radici ma anche per (ri)conoscerne i protagonisti, il mezzo migliore è B-BOY MANIACO, 1994, l’esordio di Ice al rap in italiano (ai tempi degli storici Power Mc’s era uno di quelli che rappava, sì, ma in inglese). Non il disco migliore venuto fuori da Roma, probabilmente, ma di sicuro l’album che ha dato il La a tutto quello che è arrivato dopo: sia nei protagonisti, perché fra le sue tracce affiorano le ospitate dei Colle Der Fomento, di Piotta, della Comitiva (l’unione estemporanea di Dj Stile e David Nerattini più Riccardo Sinigallia e Francesco Zampaglione della galassia Tiromancino), ovvero il meglio della nobiltà dell’hip hop romano; sia nei suoni, perché il gusto di Ice One (aiutato all’epoca da Julie P nell’assemblare le basi) ha caratterizzato una bella fetta degli anni Novanta romani, un funk-con-campionatore dall’accento marcato e riconoscibile, scarno ma scuro e suggestivo.

Ice One sarà poi al fianco di Frankie HI-NRG in LA MORTE DEI MIRACOLI, l’album di Quelli che benpensano, probabilmente la più grande hit intelligente del rap italiano, così come prenderà all’inizio sotto la sua ala protettiva i Colle Der Fomento, ovvero Danno e Beffa (poi quest’ultimo cambierà il nome in Masito), due mc strepitosi per la carica dal vivo, una carica particolare nello stare in equilibrio fra impatto burino e classe assoluta nelle tecniche di flow e delivery.

Già, perché Roma è anche burina: ciò che nei Colle era giusto una venatura che dava un sapore in più, in Piotta all’inizio era piuttosto la ragion d’essere totale e assoluta. Fu nella già citata Indelebile del 1994, a Rimini, che Piotta ebbe il suo primo botto all’interno della scena: b-boy radunati da mezza Italia videro un tizio dall’aspetto paffuto e bizzarro salire sul palco urlando, in falsetto, come un matto. Ecco, questo era Piotta all’inizio. La scheggia più folle della Taverna Ottavo Colle, il nome della crew che per un certo breve periodo ha radunato gran parte del rap romano (Roma infatti è anche una storia di crew che si uniscono e si sfaldano di continuo, con magari faide inespresse e silenziose: i Facce Da Culo che univa Colle Der Fomento e Cor Veleno, poi la Taverna, poi ancora Rome Zoo che per



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