Superintelligenza by Nick Bostrom

autore:Nick Bostrom
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2017-12-30T05:00:00+00:00

Unificazione mediante un trattato

I guadagni che si potrebbero ottenere in un mondo multipolare post-transizione sono notevoli. Si potrebbero evitare guerre e corse agli armamenti. Le risorse astrofisiche potrebbero essere colonizzate e raccolte a un ritmo globalmente ottimo. Lo sviluppo di forme più avanzate di intelligenza digitale potrebbe essere coordinato per evitare di procedere in fretta e permettere il controllo accurato dei nuovi progetti. Altri sviluppi in grado di porre rischi esistenziali potrebbero essere rinviati. Si potrebbero applicare globalmente norme uniformi, tra cui disposizioni per condizioni di vita garantite (che richiederebbero qualche forma di controllo demografico) e per impedire lo sfruttamento e l’abuso di emulazioni e di altre menti digitali e biologiche. Inoltre, gli agenti con preferenze per cui sono necessarie poche risorse (un argomento che sarà approfondito nel capitolo 14) preferirebbero un accordo di condivisione che garantisca loro una certa fetta di futuro in una competizione da cui emergerà un solo vincitore, nella quale rischierebbero di non ottenere nulla.

Il fatto che la collaborazione possa offrire grandi guadagni, tuttavia, non implica che si arrivi realmente a collaborare. Nel mondo di oggi, si potrebbero ottenere importanti benefici attraverso un coordinamento globale migliore: riduzione delle spese militari, delle guerre, dello sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche, delle barriere commerciali e dell’inquinamento atmosferico, tra le altre cose. Tuttavia questi frutti polposi sono lasciati a marcire sui rami. Come mai? Che cosa impedisce un risultato pienamente cooperativo che massimizzerebbe il bene comune?

Uno degli ostacoli è la difficoltà di garantire il rispetto di qualunque trattato che si possa concordare, tenendo conto dei costi di monitoraggio e di applicazione. Due rivali nucleari potrebbero stare meglio entrambi se rinunciassero alle proprie bombe; tuttavia, anche se riuscissero a raggiungere un accordo di massima in tal senso, il disarmo potrebbe comunque dimostrarsi elusivo a causa del reciproco timore che l’altra parte possa imbrogliare. Per placare questo timore sarebbe necessario un meccanismo di verifica. Per garantire che il programma di armamento non venga ricostituito potrebbero essere necessari ispettori per soprintendere alla distruzione delle riserve esistenti, per monitorare i reattori nucleari e altri impianti e per raccogliere informazioni tecniche e umane. Un costo è la retribuzione di questi ispettori. Un altro è il rischio che gli ispettori facciano la spia e rubino segreti commerciali e militari. L’aspetto forse più importante è che ciascuna parte potrebbe temere che l’altra mantenga basi nucleari segrete. Molti accordi potenzialmente benefici non vengono mai realizzati perché il loro rispetto sarebbe troppo difficile da verificare.

Se fossero disponibili nuove tecnologie di ispezione capaci di ridurre i costi di monitoraggio, si dovrebbe avere un aumento della cooperazione. Una complessiva riduzione dei costi di monitoraggio nell’era della post-transizione, tuttavia, non è certa. Si disporrebbe certamente di un gran numero di nuove tecniche di ispezione potenti, ma esisterebbero anche nuovi modi per agire di nascosto. In particolare, una parte crescente delle attività che si potrebbero voler regolare si svolgerebbe nel cyberspazio, fuori dalla portata della sorveglianza fisica. Per esempio, menti digitali impegnate a progettare un nuovo sistema d’arma nanotecnologico o una nuova generazione di intelligenze artificiali potrebbero farlo senza lasciare vere e proprie tracce fisiche.

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