Tóibín Colm - 2017 - La casa dei nomi by Tóibín Colm

Tóibín Colm - 2017 - La casa dei nomi by Tóibín Colm

autore:Tóibín Colm [Tóibín Colm]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788858428917
Google: L8ldDwAAQBAJ
editore: Giulio Einaudi Editore
pubblicato: 2018-06-04T22:00:00+00:00


La vecchia s’indebolí a poco a poco. Mitros le preparò un letto in cucina perché non riusciva piú a camminare. Durante il giorno parlava ancora con lui e ai pasti mangiava qualche cosa ma solo se era Mitros a dargliela. Non riconosceva né Oreste né Leandro. Quando le parlavano, non rispondeva. Certe volte cominciava a raccontare una storia di navi e di uomini, di una donna e di onde, ma non riusciva a continuare. Altre elencava nomi, ma non sembravano collegarsi a niente. Loro mangiavano al tavolo in silenzio, lasciando che la sua voce andasse e venisse, non prestando quasi ascolto perché quasi tutto quello che diceva a loro sembrava sconclusionato.

Spesso si addormentava a metà di una frase, poi si svegliava e chiamava Mitros, che le dava da mangiare e si sedeva vicino a lei, portando con sé il cane, mentre gli altri due tornavano a lavorare, si trasferivano in un’altra parte della casa o andavano giú alla cengia sopra gli scogli a guardare le onde.

Una sera la donna ripeté alcune mezze frasi varie volte e poi alcuni nomi prima di zittirsi e dormire. Avevano quasi finito di mangiare quando si svegliò di nuovo mettendosi a bisbigliare. Lí per lí non fu facile sentire quello che diceva. Era un elenco di nomi. Oreste si alzò e andò da lei.

– Puoi ripetere quei nomi? – chiese.

Lei non gli fece caso.

– Mitros, le chiedi di ripetere quei nomi? – chiese Oreste.

Mitros andò dalla donna e s’inginocchiò davanti a lei.

– Mi senti? – sussurrò.

Lei smise di parlare e annuí.

– Puoi ripetere i nomi? – chiese.

– I nomi?

– Sí.

– Questa casa era piena di nomi. Adesso c’è soltanto Mitros.

– E Oreste e Leandro, – disse Mitros.

– Se ne andranno come sono andati via gli altri, – disse lei.

– Noi non ce ne andremo, – disse Leandro a voce alta.

La donna scosse la testa.

– Le case erano tutte piene di nomi, – disse. – Tutti i nomi. Questa casa era…

Abbassò la testa e non aggiunse altro. Dopo un po’, quando Oreste si accorse che non respirava, stettero qualche tempo accanto a lei, con Mitros che la teneva per mano.

Alla fine Oreste bisbigliò a Leandro: – Che cosa dovremmo fare?

– È morta. Dovremmo metterla in camera sua, portarci dietro una luce e restare con lei fino a domattina, – disse Leandro.

– Sei sicuro che è morta? – chiese Mitros.

– Sí, – disse Leandro. – Stanotte resteremo con il suo corpo.

– E poi la seppelliamo? – chiese Oreste.

– Sí.

– Dove?

– Lo sa Mitros.

Mentre portavano con delicatezza il corpo nella stanza in fondo alla casa dove aveva dormito, Mitros, che li seguiva con il cane, si mise a tossire e rimase rannicchiato nell’angolo della stanza dove giaceva la donna, spostandosi ogni tanto per toccarle il viso e le mani e poi tornare dov’era. Col trascorrere della notte, però, la tosse aumentò e fu costretto a uscire per prendere aria.

Oreste e Leandro rimasero con il corpo, divenuto ormai freddo e rigido, e nessuno dei due osava parlare. Oreste capí che era arrivato il momento che paventavano, il momento di prendere una decisione.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.