Teatro V by Thomas Bernhard

Teatro V by Thomas Bernhard

autore:Thomas Bernhard [Bernhard, Thomas]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858430866
editore: Einaudi
pubblicato: 2019-12-07T16:00:00+00:00


Scena seconda

Mezz’ora dopo. Mentre Ferruccio, in piedi su una scala, sta montando il sipario

BRUSCON (seduto su una sedia, a Sarah inginocchiata davanti a lui)

Piano bambina mia

Lo sai

che non amo

sentirti pronunciare questa battuta

a voce troppo alta

Oggi nelle commedie sbraitano

Ovunque andiamo

non sentiamo che sbraitare

E non solo in provincia

anche nei grandi teatri non fanno altro che sbraitare

Pianissimo questo passaggio

hai capito

Tu credi che non ti sentano

e invece devono sentirti

Parli cosí piano da credere

che non ti sentano

e invece basta pronunciare bene le parole

(Esemplifica)

Se non possediamo la bellezza

e abbiamo uno spirito profondamente malato

sprovveduti anche nell’animo

Ecco

cosí

parla cosí piano da credere

che non ti sentano affatto

e invece t’inganni

Chi pronuncia bene le parole è sentito

anche se parla tanto piano

da convincersi egli stesso di non essere sentito

SARAH Se non possediamo la bellezza

e abbiamo uno spirito profondamente malato

sprovveduti

BRUSCON Non ci siamo

Da capo

Disinvoltura da un lato

massimo acume artistico dall’altro

Sai bene

che cosa intendo dire

Be’

SARAH Se non possediamo la

BRUSCON No no no

Ma non capisci

Piano

Disinvoltura da un lato

massimo acume artistico dall’altro

SARAH Se non possediamo la bellezza

e abbiamo uno

BRUSCON (l’interrompe con un gesto)

Quella che ti manca

è la concentrazione

con cui devi parlare

Ti manca la concentrazione

Devi parlare

profondamente concentrata

Cosí

Se non possediamo la bellezza

e abbiamo uno

Concentrati bambina mia

Be’

SARAH Se non possediamo la bellezza

BRUSCON (l’interrompe)

Sei impossibile

È come se tu non avessi mai imparato nulla

Cosí non ti distingui minimamente

dal dilettantismo

che oggi domina ovunque

La gente non sa piú parlare

Perfino nei maggiori teatri

non c’è un cane che sappia piú parlare

Nei piú famosi teatri della Germania

oggi parlano

da far rizzar le setole a una scrofa

Ma forse ti chiedo troppo

A volte penso

che hai proprio preso da tua madre

(Sarah si alza)

Dopo la rappresentazione vieni da me

e proveremo insieme questo passo

a costo di far le due

Senza pietà

Ho sempre pensato

di essere un maestro eccellente

ma era un’illusione

Da Ferruccio non mi aspetto alzate d’ingegno

ma da te bambina mia

Vieni qui

Dammi la mano

(Sarah gli porge la mano)

Chi è tuo padre

Chi è tuo padre

SARAH Il signor Bruscon

BRUSCON (la respinge)

Svergognata

Come ti permetti

Pagherai care un giorno

queste impertinenze

Vieni qui

Ti ho detto di venire qui

(Sarah gli si avvicina)

Non tollero obiezioni

e rifiuti d’ubbidienza

(Le afferra una mano e gliela stringe fino a farle male)

Allora

Chi è tuo padre

Dimmi chi è tuo padre

FERRUCCIO (che ha seguito la scena)

E diglielo no

BRUSCON (a Ferruccio)

Taci tu

buonanulla

antitalento

Ferruccio soltanto

perché sono un ammiratore di Busoni

ma tu non fai onore

al genio di Busoni

(Stringe ancora piú forte la mano di Sarah)

E allora

Chi è tuo padre

SARAH (riluttante)

Il piú grande attore

di tutti i tempi

BRUSCON (la respinge facendola barcollare)

Va bene

Questo volevo sentirti dire

Oggi dopo tutto

non me lo aveva ancora detto nessuno

Quando si ha bisogno di voi

non sapete far altro che defilarvi

Vieni qui

Ti ho detto di venire qui

Tuo padre ti ordina

di venire qui

(Sarah gli si avvicina)

Visto che a voi

non viene in mente

spontaneamente

di dirmi

chi sono

ve lo si deve estorcere

Non ho altra scelta bambina mia

La nostra è una vita disperata

un’esistenza spaventosa

E come se non bastasse abbiamo anche

una mamma stupida e malata

che si è rifugiata nell’ipocondria

che tossisce le sue battute

Sarà una catastrofe

se il comandante dei pompieri

insisterà nel voler applicare la legge

e non acconsentirà

al buio assoluto nella mia commedia

È stato semplicissimo ovunque

Qui è tutto complicatissimo

È come se qui a Utzbach

fossimo caduti in una trappola

(A Ferruccio)

Hai rammendato quel buco

FERRUCCIO Sí

BRUSCON Che



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