Tempesta su Mussolini. Un grande romanzo storico sul delitto Matteotti by Andrea Frediani

Tempesta su Mussolini. Un grande romanzo storico sul delitto Matteotti by Andrea Frediani

autore:Andrea Frediani [Frediani, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Historical, General
ISBN: 9788893161923
Google: UHqp0AEACAAJ
editore: Rai Libri
pubblicato: 2024-03-27T00:00:00+00:00


«Cosa ne pensa di quel giornalista mio amico, Ezio Stiliconi?». Demetrio pose la domanda talmente a bruciapelo che vide Velia sussultare. O aveva sussultato perché al solo sentir pronunciare quel nome la donna si emozionava? La mente del ragioniere iniziò a turbinare prima ancora che lei rispondesse.

Velia lo fissò in silenzio con espressione meravigliata, rinunciando per qualche istante a sparecchiare il tavolino su cui avevano presto il tè. Demetrio era entrato in casa, consapevole dell’assenza dell’onorevole, con il pretesto di dover lasciare dei documenti contabili che sarebbero serviti a Matteotti per stendere le sue prossime relazioni. Dalla discussione con Ezio aveva riflettuto a lungo su come recuperare terreno sul suo amico e, alla fine, si era deciso a fare esattamente quello che aveva fatto lui: introdursi in quella casa in assenza del deputato e parlare con lei, stabilire un filo diretto, e magari un po’ di confidenza. Quella stessa confidenza che Ezio pareva essere riuscito a stabilire in un tempo molto più breve di lui, suscitando nel suo animo un’invidia che non riusciva a contenere.

No, si disse: non era solo invidia. Era soprattutto gelosia.

«Che strana domanda, ragioniere…» disse infine la donna.

«Demetrio… Perché non mi chiama mai Demetrio? Ormai frequento questa casa da un pezzo e sono il più stretto collaboratore di suo marito…» la interruppe in tono querulo. Detestandosi poi per essere apparso tanto debole. Però era pronto a scommettere che lei chiamasse già Ezio “amico”.

«Ma certo, Demetrio, se le fa piacere» lo assecondò Velia. «Il signor Stiliconi è una persona piacevole. D’altra parte, se è un suo vecchio amico, non mi sarei aspettata niente di meno».

«Magari le fa piacere parlare con lui perché ha una formazione umanistica, quindi appare perfettamente in grado di comprendere le sue aspirazioni letterarie e creative» non poté fare a meno di dire. «Certo, con un ragioniere non viene spontaneo parlare di certe cose… E capisco che una donna colta come lei non mi trovi un interlocutore interessante quanto lui».

«Ma no, che dice Demetrio… Mio marito la ritiene strettamente indispensabile al suo lavoro, e la sua considerazione è il miglior attestato di stima nei confronti di una persona. Non ho dubbi, quindi, che lei sia una persona degnissima».

«Purtroppo, la proprietà transitiva, in questi casi, non funziona, temo. E un fatto che lei con Ezio si apra più volentieri. Per esempio, lei non mi ha mai letto una sua poesia, mentre scommetto che con lui lo ha fatto» insisté.

«Ma solo perché me l’ha chiesto!» protestò con un sorriso la donna. «E poi lei i miei libri li ha: si ricorda che mesi fa Giacomo glieli ha dati, mentre io mi schermivo? Tiene tanto a mostrare agli amici quelli che definisce i miei talenti, e ogni volta che può mi fa la réclame…».

Demetrio avrebbe voluto rinfacciarle di aver fatto leggere all’amico anche una lettera privata del marito, ma lo ritenne troppo puerile. Tuttavia, adesso si era infilato in una situazione imbarazzante: sì, Matteotti gli aveva dato le due raccolte di poesie di Velia, che lui aveva provato



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