T.E.M.P.O. L'assassino che veniva dal passato by Eoin Colfer

autore:Eoin Colfer
La lingua: it
Format: mobi, epub
ISBN: 9788852048005
editore: Mondadori
pubblicato: 2014-04-16T13:20:08+00:00

IL GUANTO ROSSO

Orient Theatre. Holborn. Londra. 1898.

Albert Garrick provava sentimenti contrastanti a proposito dell’Orient Theatre. Da una parte era troppo innamorato dei suoi ricordi della vita da artista per lasciar perdere, dall’altra anche solo vedere i meccanismi di quelli che un tempo erano i suoi famosi numeri era troppo doloroso.

Ora calpestava il palcoscenico stringendo una fune qui e spostando uno specchio là. Ogni aggeggio strappava un sorriso mesto ai suoi esili lineamenti.

Ah, le ciotole d’acqua cinesi. Come lo aveva applaudito il pubblico a Blackpool. Lombardi, urlavano. Lombardi, Lombardi!

Garrick rifletté che, con il suo nuovo fisico, nessuna illusione gli sarebbe più stata impossibile.

Ora sono più agile e potrei anche infilarmici, in una di quelle ciotole, se ce ne fosse bisogno. Il Grande Lombardi potrebbe diventare l’illusionista più famoso del mondo.

Era un’idea allettante, viaggiare nelle corti di tutta Europa, incantare zar e re. Ricamarsi gioielli sull’orlo del mantello.

Tante possibilità.

Garrick andò in dispensa e si preparò un semplice pasto a base di carne e formaggio, che consumò in piedi con un tozzo di pane leggermente raffermo e innaffiandolo con un boccale di birra annacquata.

Certo, mi servirebbe un assistente. E questa volta sceglierò con cura, non avrò tutta questa generosità. È stata la mia indulgenza a guastare Riley.

Il mago tornò sul palcoscenico, staccò il mantello di velluto dal gancio e se l’avvolse attorno alle spalle. Poi, per trovare un po’ di conforto sentimentale, e anche perché si sentiva un po’ solo, si mise in testa il cappello a cilindro di seta del vero Lombardi.

Gli assistenti sono creature problematiche, ammise. Spesso sviluppano una personalità propria. Hanno i loro desideri e le loro preferenze.

Anche Sabine gli aveva procurato notevoli fastidi. Non era stato forse il suo tradimento a costringerlo a smettere del tutto con le esibizioni?

Però era così bella. Così perfetta.

Garrick si sentì travolgere da una stanchezza che non poté ignorare, perciò si sedette in una poltrona su un podio circolare al centro del palcoscenico e decise di concedersi qualche ora di sonno prima di dare la caccia a Riley e a Chevron Savano.

E, come gli accadeva spesso, i suoi sogni riguardarono Sabine. La sua prima, bellissima e perfetta assistente. Perfetta finché…

All’inizio, al giovane Albert Garrick era sembrato che la sua vita fosse entrata in una nuova fase, che lo portava lontano dagli orrori della gioventù. Era sempre più padrone degli attrezzi di Lombardi e i panni dell’italiano gli calzavano a pennello. Non era stato cancellato neppure un ingaggio, e Sabine pareva più che soddisfatta di rinnovare il suo contratto.

Garrick era affascinato dalla ragazza e la inondava di segni della propria stima, che lei accettava con gridolini e abbracci, chiamandolo il mio Albert e baciandolo sulla guancia. Garrick era felice per la prima volta in vita sua, e perfino gli incubi di sangue e colera erano diventati sempre più rari e in un certo qual modo parevano meno intensi quando si verificavano.

Purtroppo per il giovane Garrick, il cuore di Sabine era più freddo dei gingilli che amava così tanto, e da sempre covava l’intenzione di dire addio al suo datore di lavoro non appena si fosse presentata una prospettiva migliore.

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