Teosofia by Rudolf Steiner

Teosofia by Rudolf Steiner

autore:Rudolf Steiner [Steiner, Rudolf]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-08-01T12:00:00+00:00


Il mondo spirituale

Prima di seguire lo spirito nel suo ulteriore cammino, dobbiamo esaminare la regione in cui esso penetra. È il “mondo dello spirito”. È talmente dissimile da quello fisico che tutto quanto ne sarà detto dovrà apparire fantastico a chi voglia confidare soltanto nei sensi fisici. Qui più che mai vale ciò che si è già detto del “mondo dell’anima”: per descriverlo, bisogna ricorrere a similitudini, perché il nostro linguaggio, che serve per lo più alla sola realtà fisica, non è ricco di espressioni appropriate al mondo spirituale. È dunque particolarmente necessario chiedere di intendere alcune delle cose che saranno dette come semplici accenni. Tutto quanto verrà descritto è tanto diverso dal mondo fisico, che se ne può parlare solo in tale maniera. L’autore di questo libro sa bene come l’inadeguatezza dei mezzi di espressione linguistici, adatti per il mondo fisico, tolga alle sue comunicazioni la possibilità di rispecchiare veramente le esperienze dei mondi superiori.

Anzitutto va sottolineato che il mondo dello spirito è intessuto della stessa materia di cui consiste il pensiero umano; (anche la parola “materia” è qui naturalmente usata in senso improprio). Quale vive nell’uomo, il pensiero non è che un’ombra, una pallida immagine del suo vero essere. Il pensiero che si manifesta nella testa umana sta all’entità corrispondente del “mondo spirituale” come l’ombra proiettata da un oggetto sta all’oggetto stesso. Quando dunque il senso spirituale dell’uomo è desto, percepisce l’essere-pensiero, come l’occhio fisico percepisce una tavola o una sedia. L’uomo vive in un ambiente di esseri-pensiero. L’occhio fisico percepisce il leone, e il pensare diretto alle cose fisiche percepisce l’idea del leone solo come uno schema, una pallida immagine. L’occhio spirituale vede nel “mondo dello spirito” l’idea del leone con la stessa evidenza reale con cui l’occhio fisico vede il leone fisico. Anche qui può essere richiamata la similitudine di cui ci siamo valsi parlando del mondo animico. Come al cieco nato che abbia subìto l’operazione ogni cosa appare a un tratto dotata delle nuove qualità della luce e del colore, così a chi impara a valersi dell’occhio spirituale tutto appare compenetrato di un mondo nuovo, del mondo dei pensieri viventi, o di esseri spirituali.

In questo mondo si vedono anzitutto gli archetipi spirituali di tutte le cose e di tutti gli esseri esistenti nel mondo fisico e in quello animico. Si pensi a un quadro esistente nello spirito, prima che sia dipinto dal pittore: si avrà così una similitudine per ciò che è inteso con l’espressione archetipo. Non importa qui osservare che forse il pittore non ha in testa un tale archetipo prima di accingersi al lavoro, e che l’idea del quadro si concreta solo a poco a poco durante l’esecuzione. Nel vero “mondo dello spirito” esistono archetipi per tutte le cose, e gli oggetti e gli esseri fisici sono calchi di tali archetipi. È comprensibile che chi confida solamente nei sensi esteriori neghi questo mondo degli archetipi e sostenga che gli archetipi sono mere astrazioni che la ragione trae dal confronto con gli oggetti fisici;



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