Terre al crepuscolo by J. M. Coetzee

Terre al crepuscolo by J. M. Coetzee

autore:J. M. Coetzee [Coetzee, J. M.]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
editore: Einaudi
pubblicato: 2015-08-15T16:00:00+00:00


Suonava meglio in olandese che in nama, che però sopravviveva ancora nel fertile humus della cadenza. Feci un buco nella terra e avrei messo in scena l’atto primordiale se la gioia e le risa non mi avessero ridotto a un pendaglio di dieci centimetri e all’incontinenza urinaria. – Dio, – gridai, – Dio, Dio, Dio, perché mi ami tanto? – Schiumavo e sbavavo. Non ci fu né tuono né lampo. Risi fino a che i muscoli che mi avvolgono il cranio non cominciarono a farmi male. – Anch’io ti amo, mio Dio, amo ogni cosa. Amo le pietre e la sabbia e i cespugli e il cielo e Klawer e quegli altri e ogni verme, ogni mosca nel mondo. Ma Dio, fa che loro non amino me. Non mi piace avere complici. Dio, voglio essere solo –. Fu bello sentire uscire tutto ciò. Ma le pietre, decisi, cosí introverse, cosí prese dalla loro muta esistenza, erano dopotutto le mie preferite.

Buttai via i vestiti e mi avvolsi nelle coperte. I miei piedi si strofinavano estatici, le mie cosce giacevano vicine come amanti, le braccia mi circondavano il petto. Contemplai il miracolo dei cieli e scivolai in un sogno in cui un lento torrente di latte, caldo e benefico, mi scendeva dal cielo giú per la gola ardente.

C’è un piccolo scarafaggio nero, di quelli che si trovano vicino all’acqua, che mi è sempre tanto piaciuto. Se sollevi la roccia sotto cui vive, sfreccia via. Se gli blocchi il passaggio prova a prendere un’altra strada. Se gli blocchi ogni strada oppure lo tiri su arriccia le zampe sotto il corpo e si finge morto. Niente riesce a distoglierlo dalla sua messa in scena, il che ha prodotto la leggenda secondo cui morirebbe di paura. Gli puoi strappare le zampe, una dopo l’altra e lui non batterà ciglio. È solo quando gli strappi via la testa dal corpo che gli vedi un impalpabile tremito d’insetto, e questo sicuramente è un moto involontario.

Che cosa gli passa per la testa negli ultimi momenti? Forse non ha cervello, forse il suo cervello è estroflesso in puro comportamento, come dicono che sia per la mantide religiosa (divinità ottentotta). E nondimeno, dal punto di vista formale si tratta di una vera creatura di Zenone. – Adesso sono morto solo per metà. Ora sono morto solo per tre quarti. Ora sono morto solo per sette ottavi. Il segreto della mia vita indietreggia all’infinito davanti alle tue dita che mi sondano. Tu e io potremmo passare l’eternità a dividere frazioni. Se io resto fermo ancora abbastanza tu te ne andrai via. Ora sono morto solo per quindici sedicesimi.

Durante la prigionia ottentotta non avevo mai smesso di pensare allo scarafaggio di Zenone. C’erano state zampe, zampe metaforiche, e anche molto altro, che mi ero preparato a perdere. Nel piú cieco viottolo del labirinto di me stesso mi ero nascosto abbandonando metro dopo metro di difese. L’assalto ottentotto era stato deludente. Aveva colpito il mio pudore, un giudizioso punto per attaccare; ma era



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.