The big plan by Massimo Danese

The big plan by Massimo Danese

autore:Massimo Danese [Danese, Massimo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Arcana
pubblicato: 2024-05-23T22:00:00+00:00


Un’importante tassello del puzzle, e che ci ha aiutato a ricostruire parte della vera storia dietro la morte del cantante, va al lavoro del dottor Robert Jordan, colui che ha effettuato l’autopsia sulla salma di Devin. A questo punto non si sa se all’epoca Robert sapesse che quello da lui analizzato in realtà non fosse il vero corpo della star musicale, ma una cosa è certa: ha trascritto sul rapporto medico i valori fisici di Devin, che non corrispondono affatto a quelli di Tupac. Nel referto risulta anche negativo al test antidroga, eppure dai video delle telecamere di sorveglianza del casinò risalenti a qualche ora prima dell’agguato è possibile notare il rapper nell’attimo in cui fuma un blunt. Tratto dal libro I Got Your Back di Frank Alexander, bodyguard della Death Row a cui era stata affidata la sicurezza di Shakur: “Qualche minuto prima della famosa sparatoria che portò alla scomparsa di Tupac, mentre erano in auto diretti verso il Club 662, Pac e Suge furono fermati dalla polizia per un controllo. L’ufficiale chiese a Suge di uscire dalla macchina. Io ero proprio sulla coda e potevo vedere la loro auto, mentre camminava verso la parte posteriore. Sembrava rilassato mentre apriva il bagagliaio e anche il poliziotto. Dopodiché Suge tornò in macchina. Non so come siano riusciti a evitare di essere beccati per la marijuana. A loro non importava che fossero entrambi in libertà vigilata, Pac era sballato ventiquattro ore al giorno”.

Intervistato proprio riguardo a queste discordanze, il medico appare visibilmente sotto pressione e non fa altro che confermare quindi tutti i dubbi. Inizialmente asserì che il corpo aveva tre ferite di proiettile quando in realtà furono ben cinque, di cui due al torace e una a bacino, coscia e mano destra. In seguito alla domanda posta dalla giornalista sulla possibilità che un rapporto di autopsia potesse essere falsificato, egli ribatté con “Tutto è possibile”. Ma la parte migliore arriva quando gli viene mostrata la foto della presunta autopsia fatta sul corpo di Tupac e gli viene chiesto se potesse essere un fotomontaggio. Dopo qualche attimo di temporeggiamento, replica che potrebbe esserlo, ma non crede che lo sia. Se confrontiamo il certificato di morte con la patente di Shakur rilasciata solo quattro mesi prima del decesso ci rendiamo conto che non si tratta della stessa persona. Le misurazioni fatte sul cadavere ci dicono infatti che il cantante sarebbe dovuto essere alto 182 cm, pesare 97 kg e avere occhi e capelli marroni. Con un minimo di spirito di osservazione già questo ci dovrebbe risuonare sospetto. Un semplice sguardo a una sua foto o video in cui è ritratto è sufficiente per reputare Tupac meno alto e soprattutto più magro di così. Sulla patente rilasciata nel maggio del 1996 si evince che era invece alto 177 cm, dal peso di 76 kg e con occhi e capelli neri. Deve aver fatto una dieta ipercalorica eccezionale per poter aumentare di cinque centimetri e ventuno chilogrammi in soli quattro mesi! Oppure più verosimilmente



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