The No-Show by Beth O'Leary

autore:Beth O'Leary [O’Leary, Beth]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-03-05T12:00:00+00:00

Jane

IL POLLICE DI JANE SFIORA IL NOME DI JOSEPH CARTER.

Si sono contattati un paio di volte dopo il matrimonio, ma non si vedono da un mese e mezzo. Si sono scritti dei messaggi innocui, del tipo che Jane odia, conversazioni prive di sostanza. “Come stai? Bene grazie, e come vanno le cose da te?”

Si saranno anche assicurati di voler rimanere amici, ma è vera amicizia questo scambio di “come va?” Ammesso che lo sia, non le interessa. Vuole Joseph per intero, il suo profumo, le sue braccia che la cingono mentre ballano. Jane ormai ha smesso di lottare contro quei sentimenti; la sofferenza provocata da quel ballo al matrimonio a settembre le ha dimostrato che tentare di non amare Joseph Carter è proprio inutile, e accettare il dolore le ha portato una specie di sollievo. “La condizione umana è un casino, Jane” le ha detto Aggie pochi giorni fa. “Non esistono regole che la possano aggiustare. A volte devi solo darti il permesso di provare certi sentimenti, anche se non è divertente.”

Inserisce il nome di Joseph sullo schermo con lentezza deliberata; il messaggio che ha composto aspetta di essere spedito: Sei ancora libero per cena stasera? Baci

Si erano messi d’accordo molto prima del famigerato matrimonio; avevano parlato di ricette mentre stavano leggendo To Lahore, with Love e Jane aveva accennato al famoso pollo al curry che cucinava sempre quando voleva tirarsi su di morale. Lui aveva preso la palla al balzo: “Devi assolutamente farmelo. Mi auto-invito subito per cena; ecco, passami il telefono”. Lei aveva riso del suo entusiasmo e l’aveva avvertito che il suo curry non era poi tanto entusiasmante. Joseph aveva scelto una data un paio di mesi più avanti, “per darle il tempo di allenarsi” aveva aggiunto, e così lei si era rilassata, novembre era lontanissimo. Cucinare una cena per Joseph significava infrangere tutte le regole che si era imposta per tenerlo a distanza, ma c’era ancora un sacco di tempo per trovare una scusa e disdire.

Forse lui sapeva che lei avrebbe accettato solo se avesse proposto una data molto remota, così distante da farla sentire al sicuro. Ma Jane è cambiata molto da quando l’appunto “curry per Joseph” è apparso sulla sua agenda; ora il pensiero di non incontrarlo per cena è molto peggiore di quello di cucinare per lui.

Jane inspira profondamente, sposta il pollice sullo schermo e preme “invio”.

È talmente concentrata sul cellulare che quando trilla la campanella d’ingresso del negozio impiega almeno cinque secondi per alzare lo sguardo, ma poi finalmente nota Lou, la sua vecchia collega. È in piedi davanti alla porta e sposta il peso da una gamba all’altra, a disagio.

«Ciao» dice Lou con tono di scusa. «Non sapevo come mettermi in contatto con te se non venendo qui e… Dobbiamo parlare.»

«Oh» risponde Jane lanciando un’occhiata al retro del negozio dove Mortimer sta mettendo in ordine una montagna di libri malconci. «Scusa, ma… Sei venuta qui da Londra? Per incontrarmi?»

Lou annuisce stringendo le labbra. «Preferisci andare in un posto più appartato?»

«Qui va benissimo» afferma Jane che si sente improvvisamente un po’ intimorita.

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