Timms Lexy - The boss 01 - 2016 - L'Assistente del Capo by Timms Lexy

Timms Lexy - The boss 01 - 2016 - L'Assistente del Capo by Timms Lexy

autore:Timms Lexy [Timms Lexy]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2016-09-03T21:00:00+00:00


Capitolo 10

Annette apparve dall’ufficio di Alex proprio quando Jamie e Gina uscirono dall’ascensore. Attraversò la lobby con la caviglia in perfette condizioni.

Stupita, Jamie non seppe che cosa fare.

Annette afferrò il suo caffè senza nemmeno guardare Jamie o ringraziarla.

Entrò in ascensore prima che le porte si chiudessero, lasciando Jamie e Gina in un imbarazzante silenzio.

«Te l’avevo detto,» Gina sussurrò.

«Non sono affari tuoi.» Jamie tornò al suo ufficio. Posò il resto del caffè sulla scrivania, non volendo disturbare Alex in quel momento.

Non appena si sedette, Alex uscì dalla sua stanza. «Andrò a casa prima oggi,» le disse. «Voglio il resoconto sulla mia scrivania entro domani mattina, insieme agli appunti dell’incontro con gli azionisti.» «Sì, Mr. Reid.» Si alzò e prese i soldi. «Ecco il suo resto, signore.» Lui inarcò un sopracciglio. «Ti ho detto di tenerlo.» Lo fissò con indifferenza. «Non li voglio, Mr. Reid. Sono i suoi soldi.» Sbuffò, chiaramente annoiato.

«Qual è il problema, Jamie?» Anche il suo sguardo era freddo.

«Niente.» Provò ancora a dargli i suoi soldi.

«Qualsiasi cosa sia, dilla e basta.» La sua voce era dura, la stessa che usava durante le riunioni con i dirigenti più importanti.

«D’accordo,» disse a denti stretti.

«Preferirei mi chiamasse Ms.

Connors.» La scrutò per un momento.

«Perché, Jamie?» «Mi mette a disagio. Mi sembra di ricevere un trattamento diverso dagli altri. Non voglio essere al centro dei pettegolezzi.» Tenne lo sguardo fisso sul suo, rifiutandosi di cedere.

«Tu sei diversa!» Urlò. Chiuse gli occhi e sospirò. Sembrò quasi che stesse contando fino a dieci. Per un momento Jamie pensò che l’avrebbe licenziata. «Quello che intendevo,» disse lentamente, «è che sei la mia assistente personale. Lavoro a stretto contatto con te. È ovvio che ti tratterò in maniera differente. Puoi chiamarmi Alex quando non siamo in riunione o siamo soli.» Per poco non scoppiò a ridere.

«Preferirei di no,» rispose, tornando a lavoro. «Buon pomeriggio, Mr. Reid.» «Grazie, Ms. Connors. Le auguro lo stesso.» Le lanciò uno sguardo di ghiaccio e poi uscì dall’ufficio come una furia.

Jamie riprese il suo lavoro. Non ha niente a che vedere con te. Ha appena rotto con la sua ragazza.

Lavora fino a tardi e va presto in palestra. Lo sapeva perché ogni volta che entrava in palestra, poteva sentire il profumo della sua colonia.

Sospirò. Si sentiva orribile, e incredibilmente umiliata. Poteva solo immaginare quello che avrebbero detto Gina e gli altri. Mr. Reid ha lasciato Annette a causa di Jamie—mi dispiace, Ms. Connors. Sembra che la storiella sia finita. Un altro cuore infranto dal magnifico. Mr. Reid. La povera Ms. Connors non aveva alcuna possibilità. Avrebbe dovuto intuirlo dato il suo aspetto. «Merda, merda, cazzo, merda,» mormorò.

«Mi fa piacere che sia contenta di vedermi.» Jamie s’irrigidì e alzò lo sguardo incontrando il sorrisino beffardo di Stephen.

«Mr. Reid non è in ufficio al momento,» disse. «Gina non te l’ha detto all’ingresso?» Scosse la testa.

Jamie sospirò e afferrò il tablet con l’agenda di Alex. «Vorresti prendere un appuntamento o lasciargli un messaggio?» «Ho visto Mr. Reid in ascensore,» Stephen rispose. «Non sono venuto per Alex.» Non aveva nessuna voglia di vedere il suo ex-ragazzo, presto futuro cognato.



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