Tredici miliardi di anni by Piero Angela

Tredici miliardi di anni by Piero Angela

autore:Piero Angela [Angela, Piero]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 00000000000
editore: Mondadori
pubblicato: 2015-06-18T22:00:00+00:00


Finestra 13

Il mondo dei dinosauri

L’ASCESA DEI DINOSAURI

Una delle cose più sorprendenti dei dinosauri è il loro successo mediatico, ottenuto attraverso film, documentari, trasmissioni televisive. Nessun altro animale è riuscito a suscitare tanto interesse, soprattutto tra i bambini. C’è una ragione?

Probabilmente perché appaiono come mostri terrificanti, di dimensioni enormi, dominatori della Terra, e improvvisamente scomparsi. Tirannosauri, velociraptor, stegosauri, diplodochi, e così via sono personaggi che si imparano a conoscere sin dall’asilo infantile, grazie a libri illustrati, giocattoli, figurine, videogiochi, cartoni animati, pubblicità, ecc.

In questi ultimi anni si sono scoperte molte cose nuove? Spesso leggiamo notizie di ritrovamenti importanti.

Sì, si sono scoperte parecchie cose nuove e interessanti, che permettono oggi di tracciare un quadro più chiaro, anche se non ancora completo, dei quasi 160 milioni di anni in cui questi grandi rettili dominarono il nostro pianeta.

Quando comincia la loro ascesa?

Comincia intorno a 230 milioni di anni fa, diversi milioni di anni dopo la grande estinzione del Permiano. Siamo nell’era Triassica, e qui cominciano ad apparire le prime tracce di piccoli dinosauri bipedi, carnivori, molto veloci, con una dentatura già impressionante e artigli acuminati. Le specie giganti verranno più tardi. Ma già in questi primi esseri appare una caratteristica importantissima, che permetterà ai dinosauri di distinguersi dagli altri rettili.

Quale?

Un nuovo modo di camminare e di correre. È stata una conquista fondamentale. Per capire la portata di questa novità, bisogna fare un passo indietro e tornare al momento in cui i primi vertebrati escono dall’acqua e cominciano a spostarsi sulla terraferma.

Quei primi animali si appoggiavano su robuste zampe disposte lateralmente al corpo: lo si vede bene oggi, per esempio, nei coccodrilli, che avanzano strisciando a terra e torcendo il corpo a sinistra e a destra. Il risultato era l’impossibilità di correre e respirare al tempo stesso. Oggi, accurati studi hanno confermato che molti piccoli rettili non sono capaci di respirare quando corrono. La loro strategia (che era probabilmente anche quella degli antichi rettili) consiste quindi in un breve sprint seguito da un periodo di recupero.

A un certo punto le cose sono cambiate?

Sì, la camminata dei rettili è via via migliorata, ma la vera svolta è arrivata con i primi dinosauri, che hanno “inventato” un tipo di locomozione del tutto nuovo, che non comprime i polmoni.

In cosa consiste?

Se lei ha occasione di visitare un museo in cui sono esposti scheletri di dinosauro, lo potrà vedere molto bene. Attraverso una serie di trasformazioni del bacino: le zampe non sono più disposte lateralmente, come nel coccodrillo, ma si trovano praticamente sotto il ventre, in posizione verticale.

In questo modo è stato possibile non soltanto liberare il torace dalle contorsioni, e quindi correre e respirare al tempo stesso, ma anche diventare bipedi, cioè camminare (e correre) sulle due zampe posteriori.

Le zampe anteriori, infatti, nei dinosauri bipedi si sono ridotte di dimensioni (nel Tyrannosaurus rex, come si sa, sono addirittura quasi scomparse). In altre specie, invece, potevano essere appoggiate a terra, ma nei momenti critici (attacco o fuga) venivano sollevate e la spinta nella corsa era tutta delle zampe posteriori.



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