Triàgrion by Antonia Romagnoli

autore:Antonia Romagnoli [Romagnoli, Antonia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: emmebooks
pubblicato: 2013-08-07T16:00:00+00:00

Il resto della giornata lo impiegarono ugualmente a nascondere le tracce della capanna, che fu trasferita dall'altra parte del bosco, e a eliminare residui di magia nella zona dove si erano accampati.

Nonostante i loro timori, non furono disturbati da nessuno, e al tramonto, quando si nascosero con la magia in mezzo alla neve, videro arrivare solo Dert, che si fermò dove prima c'era stata la casetta senza riuscire a capacitarsi di quello che era accaduto. Probabilmente pensava di non ricordare la strada e di aver sbagliato direzione. Solo quando Ester si palesò tirò un sospiro di sollievo.

I Mandatari lo condussero nel nuovo rifugio, identico al precedente, dove finalmente poterono parlare con calma.

Per prima cosa, il mago coprì la tavola di cibo, ed Ester capì dove Lexon aveva preso l'abitudine di rimpinzarsi di dolci in ogni occasione.

«Bene, cari i miei Mandatari» cominciò, con la bocca piena. «Siete ancora convinti che il vecchio Dert sia contro di voi?»

«Siamo ancora vivi» rispose Nimeon, «e questo depone a vostro favore».

Il mago fissò il principe per un attimo. «Le Feiirie vi vogliono vivo, Altezza. È solo Ester che potrebbe rischiare. Non credo che Areia gradirà avere una rivale».

«Non si tratta di questioni amorose, Dert. Stiamo parlando di magia e solo di quella. Areia sa del nuovo potere? Vi ha dato modo di credere che abbia percepito il suo sorgere?» incalzò Ester.

«No, probabilmente è solo dal Triàgrion che le Feiirie ottengono questo genere di informazioni. Questo potrebbe voler dire che a Natinia, la capitale, lo hanno già sentito, ma qui non è arrivato ancora nessuno per controllare».

«Non abbiamo molto tempo, allora» commentò Nimeon, impassibile. «Dovremo combattere. Dert, siete con noi?»

«Combattere chi? Le Feiirie? Siete impazzito? Sarete anche potenti, ma accidenti, in tre contro un regno intero!» esclamò il mago, scandalizzato. «Non mi piace dover essere io a dirlo, ma sarebbe di gran lunga consigliabile che voi, Nimeon, vi consegnaste a Gaiel. Ora non vi resta che andare con le Feiirie, per evitare che Areia metta in atto quello che persino sua cugina vorrebbe evitare alle Terre, qualunque cosa sia. Mi duole essere quello che rompe un idillio che ha fatto tanta fatica a nascere, ma per voi due non c'è futuro».

Ester guardò il mago addolorata. «Mio marito non si consegnerà a nessuno. Se servisse a qualcosa, saremmo i primi ad accettare il compromesso, ma quello che abbiamo scoperto finora ci porta a pensare che se le Feiirie riuscissero ad averlo, sarebbe la fine».

«Ehm... marito?» drizzò le orecchie Dert.

Con pazienza Ester raccontò al mago gli accadimenti dei mesi passati, producendo nell'anziano amico uno sconcerto sempre maggiore.

«Siete ancora dell'idea che Nimeon debba consegnarsi?» domandò Ester, terminate le spiegazioni.

«Non credevo che ci fosse dietro un affare tanto grosso» mormorò Dert. «Dopo questa botta morale, devo rivedere quello che abbiamo saputo nei Regni d'Aria: dunque, se diamo alle Feiirie quello che vogliono, ci troveremo addosso gli Acquatici e probabilmente anche le Shlamidre... e siamo punto e da capo. Credo di aver capito che cosa vogliono da voi, Nimeon. Non potete assolutamente cedere».

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