Trilogia The Hunt - 01 - The Hunt by Andrew Fukuda

autore:Andrew Fukuda [Fukuda, Andrew]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Serie
ISBN: 9788880336662
editore: Il castoro
pubblicato: 2013-10-22T22:00:00+00:00

Mi mostrano il villaggio. Hanno sfruttato al meglio il terreno che avevano a disposizione. Una piccola coltivazione di verdure sul retro, alberi da frutto che punteggiano i campi. Fili per stendere il bucato tesi accanto a un'area di addestramento, lance e coltelli e pugnali sparpagliati sul terreno sabbioso. L'interno delle capanne mi sorprende per la quantità di luce. I tetti sono crivellati di grossi fori come setacci. È stranissima, quell'assenza di barriere tra loro e il cielo. Ogni abitazione è rinfrescata dall'aria che la attraversa.

«Abbiamo un po' di vento solo durante il giorno», dice la ragazza notando il mio apprezzamento. «Quando la Cupola va su, l'aria diventa immobile.»

Le capanne hanno pochi ornamenti, solo qualche disegno e qualche dipinto attaccato ai muri con una puntina, alcuni scaffali di libri su cui sono allineati collezioni di volumi logori. Ma è al centro di ogni capanna che si trova la cosa più sorprendente, quasi sfacciata nella sua temerarietà. Un "letto". Non solo qualche coperta gettata per terra, ma una solida struttura in legno che ha una base e delle gambe. Non si vede nemmeno una maniglia per dormire.

Fuori, oltre il perimetro della Cupola, c'è una specie di grossa scatola di metallo che ha più o meno le dimensioni di una piccola carrozza. Una luce verde lampeggia da una lampadina posta in cima. «Cos'è quello?», chiedo indicando l'oggetto.

«Il Cordone Ombelicale», risponde David.

«Il cosa?»

«Coraggio, possiamo anche avvicinarci. Pare che sia arrivato qualcosa.»

«Cosa?», chiedo.

«Vieni a vedere.»

Su un lato del Cordone Ombelicale c'è un largo sportello rettangolare con dei cardini sul fondo che si apre formando un piano orizzontale. Jacob ci sbircia dentro ed estrae un grosso contenitore di plastica che riconosco. Sento l'odore delle patate e della pasta.

«Colazione», dice David.

La luce verde smette di lampeggiare e diventa rossa.

Mi chino, incuriosito, infilando la testa nell'apertura. Un condotto lungo e stretto, non più largo della mia testa, corre sottoterra, in direzione dell'Istituto. Questa è l'altra estremità del condotto — il Cordone Ombelicale, immagino — che ho visto in cucina.

«È così che riceviamo il nostro cibo», dice Jacob. «Dopo che abbiamo finito di mangiare, mandiamo indietro tutti i piatti sporchi. Ogni tanto ci mandano dei vestiti. Quando uno di noi compie gli anni, a volte ci mandano una sorpresa. Una torta di compleanno, carta e matite, libri, giochi da tavolo.»

«Perché questo coso è tanto lontano da tutto il resto?» Valuto approssimativamente la distanza. «È fuori dal perimetro della Cupola, vero? Quando il vetro sale, il Cordone Ombelicale rimane fuori, giusto?»

Annuiscono. «È stato intenzionale. Avevano paura che qualcuno con una corporatura minuta cercasse di infilarsi nel condotto per arrivare a noi. Di notte, certo. Così hanno messo l'apertura del Cordone fuori dal perimetro della Cupola. In questo modo, anche se con il buio una persona di corporatura molto piccola fosse in grado di strisciare nel condotto, resterebbe comunque fuori dalle pareti.»

«E durante il giorno nessuno lo farebbe mai», dice Ben. «Per ovvie ragioni.»

«Ultimamente ci mandano dei manuali», aggiunge l'Eminide chiamato David. «Libri sull'autodifesa, l'arte della guerra. È una cosa che non capiamo.

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