Un intero attimo di beatitudine by C. H. Parenti

Un intero attimo di beatitudine by C. H. Parenti

autore:C. H. Parenti [Parenti, C. H.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Contemporary, General
ISBN: 9788851170455
Google: veyMDwAAQBAJ
editore: DeA Planeta Libri
pubblicato: 2019-03-25T23:00:00+00:00


28

—

«Ti odio.»

È un ruggito il mio, un terremoto di dolore che mi risale dal profondo.

«Ti odio!» ripeto, con più forza. La voce si acuisce, il mio grido disperato si perde nella notte e rimbalza sulla luna per tornare giù a schiacciarmi a terra.

È come se Daniel mi avesse condotta al largo nel suo mare sconfinato, fatto di risate e baci di farfalla. Per la prima volta nella mia vita ho mollato gli ormeggi, issato tutte le ancore e mi sono lasciata andare, trasportata dalla corrente del suo sorriso.

Adesso però non posso più tornare indietro, non so come fare. E ho paura, non ci sono appigli, non c’è niente in mezzo a questo mare sconfinato se non ondate di paura che mi sovrastano minacciando di annegarmi.

«Ti odio!» urlo con la voce impastata dal pianto, mentre le mie mani fuori controllo si avventano su Daniel.

«Ari! Arianna!» mi chiama cercando di incrociare i miei occhi. «Calmati! Ti prego, calmati!» E riesce a prendermi la mano.

Ci guardiamo per un lungo istante, ma adesso qualcosa è cambiato perché so cosa sono quelle nuvole che oscurano il cielo nei suoi occhi e so che possono portare molto più di un temporale, possono scatenare la fine del mondo.

Chiudo gli occhi, incapace anche solo di immaginare questa eventualità. «Perché non me l’hai detto prima?» domando, ma poi la paura riprende il sopravvento. «Dovevi dirmelo!» grido scoppiando a piangere.

A Daniel sfugge un gemito prima di attirarmi a sé e cullarmi nel suo abbraccio dove mi lascio andare ai singhiozzi.

«Non potevo dirtelo prima…» lo sento dire in un sospiro. «Perché da quando ti conosco mi sento per la prima volta un ragazzo come gli altri, che incontra la ragazza dei suoi sogni e la prende per mano…»

Sollevo la testa, il mio cuore è un tamburo. Daniel lega il suo sguardo al mio e riprende a parlare. «Perché per una volta volevo provare cosa significa vivere davvero e non sopravvivere temendo da un momento all’altro che il mio cuore decida di smettere di battere.»

Distoglie brevemente lo sguardo poi ritorna a guardarmi con una nuova, ferma, scintilla negli occhi. «Non te l’ho detto, Arianna, perché mi sono stufato di essere considerato un malato, di essere spettatore di una vita che non è la mia. I miei genitori, tutti mi trattano come se fossi di cristallo, ma io sono fatto di carne e sangue e la vita pulsa dentro di me come in tutti voi, ma nessuno sembra ricordarsene quando sa che potrei morire da un momento all’altro. Tutti vedono solo la mia malattia, non vedono me!»

Un brivido mi attraversa quando nelle sue parole scopro la vicinanza della sua anima alla mia.

«Per questo non te l’ho detto. Perché non cercavo la tua pietà, Arianna, ma il tuo amore.»

Mi perdo nel sorriso dolce che gli illumina il viso, mentre le lacrime rispondono al posto mio alla sua tacita domanda.

Cercava il mio amore e sì, l’ha trovato.

Incapace di articolare anche una sola parola, dopo quelle che ha detto lui, mi getto di nuovo tra le



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