Un Nuovo Regno by Licia Troisi

Un Nuovo Regno by Licia Troisi

autore:Licia Troisi [Troisi, Licia]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
ISBN: 9788804572725
editore: Mondadori


16

LA DECISIONE DI SAN

La luce era soffusa, sotto il mare. Si posava cangiante sui mantelli marrone, disegnando curiosi giochi di luce. I quattro Assassini, due donne e due uomini, si muovevano rapidi e silenziosi.

Demar, uno dei quattro, si guardò attorno. Erano ormai a Zalenia da una settimana, ma ancora non si era abituato a quel paesaggio per certi versi spettrale e all'aspetto emaciato dei suoi evanescenti abitanti.

Era fiero di sé. Per uno entrato tardi nella Gilda come lui, quella missione significava più di una promozione. Era stato ammesso nella setta dopo aver ucciso sua sorella all'età di quattordici anni, il limite massimo oltre il quale non si era più considerati Bambini della Morte. Durante l'addestramento era stato schernito più volte dai suoi compagni perché era l'ultimo arrivato, anche se le sue qualità erano notevoli e la sua fede totale.

"Non conta quando veniamo scelti. Conta essere scelti" aveva detto una volta la Suprema Guardia, e lui in quelle parole aveva riposto tutta la sua fiducia. Pensava che Yeshol fosse l'unico in grado di comprenderlo. In realtà voleva dimostrare la sua devozione e il suo valore. Per questo si adoperava per portare a termine con quanta più diligenza e spietatezza possibile i compiti che gli venivano affidati. Tuttavia, a ventitré anni, aveva compiuto soltanto due omicidi e qualche furto, e il dubbio che lo stesso Yeshol non lo considerasse davvero un Vittorioso lo tormentava di continuo.

Poi un giorno era stato chiamato al suo cospetto assieme a Fenula, Tess e Jalo. «Ho una missione di assoluta importanza per voi.»

Erano bastate quelle semplici parole perché il cuore di Demar gli saltasse in gola. Le orecchie gli ronzavano, mentre ascoltava la consegna. Si trattava di andare a prendere San, il ragazzino che avrebbe ospitato l'anima di Aster. Era sfuggito alle mani di Sherva, una Guardia, e si era rifugiato nel Mondo Sommerso assieme a Ido, lo gnomo leggendario che si era eretto a suo protettore.

Demar aveva sentito l'eccitazione gonfiargli ogni singola fibra del corpo. Finalmente una missione importante, finalmente l'occasione di dimostrare le sue capacità.

Era partito pieno di entusiasmo, e prima di andare si era prostrato a terra nel tempio per offrire il suo tributo al dio. Non c'era alcuna ragione di farlo: dopotutto era un Vittorioso, non un Postulante qualsiasi, ma era stato più forte di lui. Aveva sfregato le mani sulle colonne di cristallo nero, chiedendo al dio di esaudire i suoi desideri. L'aveva fatto perché ne sentiva il bisogno; Thenaar lo aveva scelto tra tanti per affidargli la propria ascesa al potere, e questo era un dono che ben meritava qualche stilla del suo sangue.

Il viaggio per arrivare a Zalenia era stato lungo e faticoso, ma erano riusciti a sfruttare un antico portale sotterraneo, voluto da Aster in persona. Era stato l'Infedele a ritrovarlo: era così che i Vittoriosi chiamavano Dohor, perché non approvavano che stesse costruendo il suo palazzo proprio sulle rovine di Enawar. Questo privilegio aveva permesso al re di avere accesso al dedalo di passaggi segreti e corridoi che univa numerose zone del Mondo Emerso.



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