Una donna di ghiaccio (I Romanzi Oro) by Jill Barnett

autore:Jill Barnett [Barnett, Jill]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852030413
editore: Mondadori

18

Giunsero a Camrose il giorno dopo, verso mezzogiorno. Oltrepassarono i cancelli massicci della fortezza, attraversarono i bastioni esterni e interni e si arrestarono infine davanti all’entrata principale del maniero.

Tobin smontò da cavallo. Poi fece scendere anche Sofia, sostenendola con un braccio mentre si girava a gettare un’occhiata a Parcin e Walter. I due uomini erano stati molto premurosi con le gemelline. Avevano parlato loro dolcemente per tutto il tragitto, cercando di distrarle mostrando loro i falchi, i cervi e i conigli che incontravano lungo il percorso. Mentre guardava le gemelle parlare con Parcin e Walter, Tobin si sovvenne ancora una volta di quanta forza possedessero i bambini, e della profonda umanità dei suoi uomini. Avendoli visti in combattimento, avendo provato con mano il loro coraggio, il loro valore e la loro forza, era ancora stupito dalla tenerezza che avevano dimostrato, e continuavano a dimostrare, a quelle due ragazzine.

I due cavalieri fecero smontare le bambine, che rimasero lì immobili, i piccoli volti solenni, gli occhi che dardeggiavano a destra e a sinistra come quelli di due animaletti presi in trappola.

— Venite, Sofia. Portiamo dentro le gemelle. — Dopo aver preso per mano le bambine, si voltarono e cominciarono a salire la scalinata d’ingresso di Camrose.

Proprio in quell’istante, la porta si spalancò con violenza e Merrick corse fuori a riceverli. — Tobin! — Il conte afferrò Tobin per le spalle e lo strinse in un breve abbraccio. — È bello rivederti, amico mio. — Poi fece un passo indietro e guardò Sofia.

— Benvenuta, lady Sofia — le disse, esaminandola con attenzione mentre si inchinava, ma astenendosi saggiamente dal fare commenti sui suoi abiti maschili o sui suoi capelli corti. — Entrate, vi prego. La regina è nel solario con Clio. È molto ansiosa di rivedervi. Come il re, del resto.

Sofia si irrigidì immediatamente.

Merrick dovette intuire la sua reazione, perché si affrettò soggiungere: — Non appena sarà informato del vostro arrivo.

Sofia non disse nulla, ma si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo.

Merrick, allora, guardò le bambine. Chinandosi verso di loro, Tobin le informò: — Questo è il conte Merrick. È il signore di questo castello, ed è un nostro buon amico.

Vedendo che le bambine restavano lì impalate a fissare il conte, paralizzate dall’imbarazzo e dalla paura, Sofia soggiunse dolcemente: — È un signore molto gentile, bambine. Non vi farà alcun male, ve lo giuro.

Merrick lanciò a Tobin uno sguardo d’intesa. Poi, con molto tatto, si accovacciò di fronte alle gemelle, in modo da portarsi a loro livello. — E qui che cosa abbiamo, sir Tobin? — chiese, guardando dall’una all’altra. — Scommetto che sono due piccoli e coraggiosi guerrieri, vero?

Le bimbe si scambiarono un’occhiata; poi Maude, a voce alta e chiara, disse: — Non siamo guerrieri, milord. Siamo sorelle.

Merrick si finse sorpreso e prese a guardare velocemente dall’una all’altra, con aria sciocca e confusa.

La paternità e lady Clio avevano fatto miracoli con Merrick de Beaucourt, rifletté Tobin fra sé.

Merrick si sfregò il mento con la mano. — Sorelle? — Aggrottò la fronte e le studiò più da vicino, fingendo di esaminarle con attenzione.

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