Una maledetta primavera by Agatha Christie

Una maledetta primavera by Agatha Christie

autore:Agatha Christie [Christie, Agatha]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-02-20T12:00:00+00:00


Titolo originale: Have You Got Everything You Want?

© 1933, Agatha Christie Limited. All rights reserved

Traduzione di Grazia Maria Griffini

Il furto di gioielli al Grand Metropolitan

«Poirot,» dissi «un cambiamento d’aria vi farebbe bene.»

«Lo pensate, mon ami?»

«Ne sono sicuro.»

«Eh… eh?» disse il mio amico sorridendo. «Allora è tutto predisposto, vero?»

«Verrete?»

«Dove intendete portarmi?»

«A Brighton. Un mio amico della City mi ha dato un ottimo consiglio e… be’, ho denaro da spendere. Credo che un fine settimana al Grand Metropolitan farebbe a entrambi un mucchio di bene.»

«Grazie, accetto con molta riconoscenza. Siete buono a pensare a un vecchio come me. E un buon cuore vale tanto quanto tutte le piccole cellule grigie. Sì, sì, io stesso a volte rischio di dimenticarmene.»

L’implicazione sottintesa in quella frase non mi garbava molto. Ho l’impressione che a volte Poirot sia un po’ portato a sottovalutare le mie capacità mentali. Ma il suo piacere era così evidente che accantonai la mia leggera irritazione.

«Bene, allora è tutto a posto» mi affrettai a rispondergli.

Sabato sera cenammo al Grand Metropolitan in mezzo a gente gaia. Tutto il mondo sembrava essersi dato convegno a Brighton. Gli abiti erano meravigliosi e i gioielli – a volte portati più per esibizionismo che con buon gusto – erano stupendi.

«È uno spettacolo!» mormorò Poirot. «Qui gli arricchiti sono di casa, vero, Hastings?»

«Così si dice» risposi io. «Ma limitiamoci a sperare che non lo siano tutti.»

Poirot si guardò attorno con aria placida.

«Alla vista di tanti gioielli rimpiango di non aver dedicato il mio cervello al crimine invece che all’investigazione. Che magnifica occasione per un ladro in gamba! Osservate, Hastings, quella donna robusta accanto al pilastro; è praticamente coperta di gioielli.»

Seguii il suo sguardo.

«Ma è la signora Opalsen!» esclamai.

«La conoscete?»

«Non molto bene. Suo marito è un ricco agente di Borsa che ha fatto un sacco di soldi con il recente boom petrolifero.»

Dopo cena nell’atrio ci imbattemmo nei signori Opalsen e li presentai a Poirot. Chiacchierammo per qualche minuto e finimmo per prendere il caffè insieme.

Poirot ebbe parole di ammirazione per alcune delle gemme più costose che la signora esibiva sul vasto petto e lei si illuminò improvvisamente.

«È proprio un hobby per me, monsieur Poirot, io adoro i gioielli. Ed conosce questa mia debolezza e ogni volta che gli affari gli vanno bene mi regala un gioiello. Vi interessano le pietre preziose?»

«Di tanto in tanto ci ho avuto a che fare, madame. La mia professione mi ha messo in contatto con alcuni dei più famosi gioielli del mondo.»

Usando per discrezione degli pseudonimi, Poirot raccontò la storia di gioielli appartenenti a una casa regnante mentre la signora Opalsen lo ascoltava senza parole e con il fiato sospeso.

«Ecco!» esclamò mentre lui finiva. «Sembra proprio un romanzo! Sapete, io ho delle perle che hanno una storia. Sono ritenute tra le più belle del mondo: sono perfettamente uguali e di un colore meraviglioso. Devo proprio andare di sopra a prenderle!»

«Oh, madame,» protestò Poirot «siete troppo amabile. Vi prego di non disturbarvi!»

«Desidero proprio mostrarvele!»

La pettoruta signora attraversò con passo piuttosto vivace l’atrio per raggiungere l’ascensore. Il marito, che stava chiacchierando con me, guardò Poirot con espressione incuriosita.



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