Università dentro e fuori by Paolo Prodi

autore:Paolo, Prodi [Prodi, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Forum
ISBN: 9788815313768
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2013-10-14T22:00:00+00:00

Le affermazioni contenute nel Rapporto aprono un altro problema, anch’esso probabilmente rivolto verso il futuro: e cioè quello delle forme miste di apprendimento attraverso le formulazioni teoriche e l’esperienza pratica.

I modelli di università cinesi, specialmente dal 1966 in poi, hanno offerto in questo senso iniziative di estremo interesse, capovolgendo addirittura in molti casi il tradizionale rapporto tra università e occupazione, tra formazione e professione. Non è il caso di dilungarsi su questo modello, che d’altra parte è ancora relativamente poco conosciuto; ma senza dubbio si può affermare che l’apprendimento astratto e formalizzato dell’università (il terzo livello) sarà tanto più valido quanto meno esso sarà isolato, e quanto più si collegherà a forme concrete di esperienza, in modo da riassumere nell’apprendimento universitario i tre livelli che abbiamo individuato come momenti tipici e progressivi dei processi di apprendimento.

6. Il quadro di referenza dei problemi dell’apprendimento a livello universitario non può quindi limitarsi ai modelli e alle teorie psicologiche, anche se questi hanno una notevole importanza come punto di riferimento; si deve viceversa arrivare alla formulazione di modelli umani complessi che riassumano i dati della psicologia ma li allineino altresì con tutti gli altri elementi e dati disponibili. Osserva Jerome S. Bruner che vi sono due modi interessanti di apprendimento, che permettono di superare la «barriera» tra apprendimento e pensiero. Il primo di questi è l’organizzazione, il secondo è la manipolazione. Se noi dobbiamo usare l’apprendimento di cui disponiamo, dobbiamo organizzarlo in modo tale che esso superi la situazione di apprendimento nella quale esso si è verificato. Significativamente l’articolo da cui è tratta questa affermazione si intitola «imparare e pensare». In fondo tutto il problema dell’università e dell’apprendimento universitario sta qui: come cioè si impara a pensare[3]. Le metodologie singole e le varie teorie qui ovviamente non servono più: sono esperienze umane che bisogna compiere e aiutare a compiere. Il salto qualitativo dell’università di domani consisterà in questa capacità di creare le nuove situazioni personali di apprendimento-pensiero.

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