Vendetta D'Amore by Julia Justiss

Vendetta D'Amore by Julia Justiss

autore:Julia Justiss
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Cappio Di Seta vol. 03
ISBN: 978-88-5890-087-1
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 2011-11-01T16:00:00+00:00


12

Tre quarti d’ora più tardi, Gabe aiutò le sue ospiti a montare sul calesse, prese le redini e partì. Nel cesto che si era fatto preparare da Mrs. Kessel non c’erano solo biscotti e sidro, ma anche prosciutto, pane, formaggio e birra. In più, si era fatto dare anche una spessa coperta da stendere sul terreno.

Poco dopo la partenza, Eva indicò a gesti la strada che si snodava verso Land’s End, a sud. Lieto di accontentarla, Gabe andò in quella direzione. Dopo un po’, la bimba gli fece segno di fermarsi. Quando tutti e tre furono smontati dal calesse, Eva si avviò verso un grande masso piatto che si ergeva ai margini di uno spuntone roccioso a strapiombo sul mare.

«Mi sembra il luogo ideale per disporre le provviste!» esclamò Miss Foxe, seguendola. «Sei davvero intelligente, Eva.»

«Vi andrebbe di assaggiare le delizie di Mrs. Kessel, prima di cominciare a disegnare?» le domandò Gabe.

«È una splendida idea!» approvò lei. «Zia Foxe sostiene che è una cuoca eccellente.»

«Confermo.» Lui le passò la coperta che Mrs. Kessel gli aveva dato e, mentre Miss Foxe la dispiegava sul masso, tolse dal cesto le provviste. Quando tutto fu pronto, si sedettero a mangiare.

«Mmh, questo prosciutto arrosto è squisito» commentò lei assaggiandone una fetta. La bimba, intimidita, sembrava non avere il coraggio di servirsi.

«Forza, Eva, prendi qualcosa» la incoraggiò Gabe. «Il rinfresco è anche per te.»

La piccola continuò a fissare il cibo con occhi spalancati, senza però toccare niente. Fu soltanto quando Miss Foxe la invitò con dolcezza a servirsi, che infine si decise a prendere un pezzettino di formaggio. Dopo il primo boccone, un sorriso beato si dipinse sul suo faccino. Fece un rapido gesto che risultò di facile interpretazione anche per Gabe. Era il suo modo per dire: buono!

«Prova anche il prosciutto» la incitò con un sorriso. Poi scambiò una lunga occhiata con Miss Foxe. Chi poteva essere stato così crudele, si chiesero entrambi con costernazione, da mangiare di fronte a una bambina affamata senza offrirle di fare altrettanto, ma, anzi, proibendoglielo?

Sapendo che Laurie Steavens lavorava alla locanda, Gabe pensò che doveva esserci lo zampino di John Kessel.

Furono necessari ulteriori incoraggiamenti sia da parte sua sia da parte di Miss Foxe prima che la bambina si rilassasse e cominciasse a mangiare con tranquillità, sotto i loro sguardi amorevoli. Quanta fame doveva avere!

Entrambi non poterono trattenersi dal ridere quando Eva, dopo aver scoperto sul fondo del cesto un’arancia, la scambiò per una palla e la lanciò a Miss Foxe.

«No, Eva, non è un giocattolo. È da mangiare!» le spiegò lei.

Dopo averla sbucciata con cura, ne staccò uno spicchio e glielo offrì. «Provala. È deliziosa, vedrai.»

Seppure con aria dubbiosa, Eva ne assaggiò un pezzettino. Dapprima sembrò stupita, poi chiuse gli occhi ed emise un gemito di piacere.

«Buona, vero?» domandò Miss Foxe offrendole altri spicchi. «Si chiama arancia, perché è di colore arancio. Cresce sugli alberi, in paesi caldi e lontani.»

Con un apprezzamento anche maggiore di quello che aveva riservato al formaggio e al prosciutto, Eva iniziò a mangiare gli spicchi che le erano stati offerti, gustandoli con calma e voluttà.



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