Vita di Enrico Ibsen by Alberto Savinio;

Vita di Enrico Ibsen by Alberto Savinio;

autore:Alberto Savinio; [Savinio, Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788845983252
editore: edigita
pubblicato: 2022-01-27T00:00:00+00:00


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Mi dicono che in Islanda, come nella terra più settentrionale dell’Europa, la donna è più evoluta che altrove e dunque più femminista; e qui una volta ancora si ripresenta il misterioso nesso tra progredire dei costumi e progressivo avvicinarsi alle regioni iperboree. Perché il Nord alleggerisce l’animo dell’uomo e lo purifica? In una delle sue poesie più alte, «Colore del tempo», Apollinaire in peregrinazione al Polo Artico scopre la Bellezza Immortale seppellita sotto il ghiaccio e dormiente. Il poeta passa e non dice altro; ma nonché la Bellezza Immortale, anche il Bene forse giace sepolto sotto i ghiacci del Polo e non ode nel suo sonno cristallino gli stridi orrendi del Male laggiù, nella cintura più calda della terra, tra il bulicame dei vampiri avidi e dei fantasmi del sud, di tutti più voraci.

Nei nostri climi i riuniti doveri della galanteria, dell’equilibrio tra i sessi e del buon costume vogliono che l’uomo porga aiuto alla donna ogni volta che essa ne ha bisogno; ma pochi anni sono, trovandosi un turista francese a passare in crociera per la Terra del Ghiaccio (Island), incontrata nei pressi di Reykjavik una giovane islandese che stentava a camminare sotto un fardello che soverchiava le sue forze ed essendosi fatto sotto per aiutarla, si ebbe dalla robusta mano di quella sdegnata un sonoro ceffone odorante di baccalà; perché le giovani islandesi accudiscono tutto il giorno all’industria nazionale che è la lavorazione del baccalà, e la sera si riuniscono nei pubblici ritrovi ove consumano parte della notte a ballare, in abito da sera e guantate fino a mezzo il braccio, che nella guantazione della donna è l’equivalente dello stivalone fino a mezza coscia dei corazzieri.

Passiamo al lavoro di perforazione che fa l’uomo per arrivare a sua volta al cuore della montagna. Mentre la donna vince in sé la donna, l’uomo per parte sua deve vincere in sé l’uomo: il maschio: l’imperativo, il categorico, l’autoritario del maschio; la presunzione che al solo maschio spetta quaggiù la massima parte dei diritti; la condizione di comandante, di sultano, di carceriere. L’uomo si tempera, si assottiglia, si rimpicciolisce. Nel fisico e nel morale.

Alcune naturali condizioni fisiche predispongono al femminismo e possono affrettare l’arrivo al cuore della montagna: tale la statura breve. Questo il caso di Enrico Ibsen. Vogliamo lanciare l’idea che Ibsen era femminista perché piccolo di statura?

Gli uomini celebri si conoscono di solito dallo stomaco in su. Altrettanti uomini in carrozza, altrettanti uomini al balcone, altrettanti uomini in palco. Gli uomini celebri non hanno gambe. Le gambe dell’uomo celebre sono nascoste dietro il parapetto del palco, dietro la balaustra del balcone, dietro la parete della carrozza. E in fondo, se si guarda bene, in questa galleria di soli «busti» è qualcosa d’immorale; per me se non per altri che ripongo il principio del ritmo metafisico della vita nei piedi, e nei piedi scopro la culla delle idee, e nei piedi vedo la sorgente della poesia, e dai piedi penso che nascono le immaginazioni più sottili, più agili, più spiritose; in una parola, le più vitali.



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