Vita nel Medioevo by Eileen Power

Vita nel Medioevo by Eileen Power

autore:Eileen Power [Power, Eileen]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-26T12:22:24+00:00


Capitolo quarto

La moglie del Ménagier.

Una donna di casa parigina del XIV secolo

La sfera della donna è la casa.

Agli uomini del Medioevo, come del resto a quelli di ogni altra epoca, inclusa la nostra, piaceva molto scrivere libri di buone maniere che insegnassero alle donne come dovevano comportarsi in tutte le circostanze della loro vita, ma soprattutto nei loro rapporti coi mariti.

Molti di questi libri ci sono rimasti, fra i quali uno particolarmente interessante, per il solido buon senso del suo autore, e perché dà un quadro molto intimo e vivace di una casa borghese di quel tempo.

Molti libri di buone maniere erano scritti, come si suol dire, sulle nuvole, dedicati alle donne in generale, mentre questo è stato scritto da un determinato marito per una determinata moglie, e quindi è tratto dalla vita ed è ricco di particolari, e dimostra dalla prima all’ultima pagina una concretezza che manca troppo spesso in opere del genere.

Se si dovesse cercare qualcosa di analogo, lo si troverebbe forse, non certo in un altro trattato medievale, ma in quei passi dell’ Economo di Senofonte in cui Isomaco descrive a Socrate il tirocinio di una perfetta moglie greca.

Il Ménagier de Paris (noi potremmo chiamarlo il Saggio Marito, il Paterfamilias di Parigi) scrisse questo libro per istruire la sua giovane moglie, fra il 1392 e il 1394.

Era un uomo ricco, abbastanza colto, con una grande esperienza di affari, e con tutte le caratteristiche di quella solida e illuminata haute bourgeosie su cui la monarchia francese incominciava ad appoggiarsi con fiducia sempre crescente.

Quando scrisse il suo libro, doveva essere già vicino alla vecchiaia, certo aveva più di sessant’anni, ma aveva preso da poco una giovane moglie di condizione sociale più elevata, orfana, e originaria di un’altra provincia.

Egli accenna molto spesso alla sua estrema giovinezza, e le mette accanto una specie di governante- chaperon per aiutarla e indirizzarla nella gestione degli affari domestici: anch’ella, infatti, come la moglie di Isomaco, ha solo quindici anni quando lui la sposa.

Nell’epoca moderna ci si scandalizza di una forte differenza d’età fra marito e moglie, mentre nel Medioevo, epoca di mariages de convenance, c’erano più abituati.

Raramente, dice il Ménagier, troverai un uomo tanto vecchio che non voglia sposare una donna giovane.

Ma il suo atteggiamento verso la giovane moglie dimostra che potevano esserci dei lati buoni anche in un matrimonio fra la primavera e l’inverno.

Di continuo, nel suo libro, risuona la nota di una tenerezza paterna, più che coniugale, una benevola comprensione dei sentimenti di una sposa ancora bambina, quale un marito più giovane non avrebbe potuto avere.

Su tutti quei consigli di carattere pratico sembra che gravi la dolce tristezza di una sera d’autunno, quando la bellezza e la morte vanno sempre con la mano nella mano.

Era dovere di sua moglie rendere meno grave il suo declino; ma era dovere suo facilitarle il compito.

Egli la rassicura continuamente, ripetendole che non le chiede un rispetto esagerato, o un servizio troppo umile e faticoso, perché questo non gli è dovuto; desidera soltanto quelle attenzioni che tutte



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