Wolf (GD Security 2.5) by Monica Lombardi

autore:Monica Lombardi [Lombardi, Monica]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788868931513
editore: Emma Books
pubblicato: 2020-02-13T23:00:00+00:00

Capitolo 8

Lawrenceville, 10 ottobre 2014

Il campanello non svegliò Chad ma lo costrinse a lasciare il posto accanto a un Lex Warren ancora dormiente che non avrebbe ancora voluto abbandonare. Imprecando tra i denti scese dal letto, infilò i jeans e andò scalzo fino all’ingresso. Quando il piccolo schermo del sistema d’allarme gli ebbe mostrato la faccia di CJ, lo disattivò e spalancò la porta. Il sole ancora basso gli sparò dritto negli occhi, tanto che dovette alzare una mano per ripararsi.

«Che ci fai qui?» domandò.

«Mi hai detto tu di passare prima di prendere servizio.»

Chad si scostò per lasciarlo entrare, poi lo precedette in cucina e andò dritto alla macchina del caffè.

«Buongiorno anche a te, bellezza.»

Pensando che CJ stesse ancora parlando con lui, Chad non si voltò finché non ebbe finito quello che stava facendo. Quando lo fece si ritrovò davanti Wolf, scalzo e spettinato anche lui ma, a differenza sua, con una maglietta sopra i jeans.

Guardarlo gli faceva venire voglia di tornare a letto e di restarci tutto il giorno.

«Ehi, Volpe. Vuoi una mano?»

Glielo domandò sfiorandogli la schiena nuda con le dita. Chad si domandò come sarebbe stato quel buongiorno se CJ non fosse stato lì con loro.

«Gli hai detto la novità?» continuò Wolf soffocando uno sbadiglio.

«Che ora scopate?» intervenne CJ, il tono divertito. «Risparmiatemi i particolari. No, anzi, raccontatemeli.»

«No, non gliel’ho ancora detto» rispose Chad, ignorando di proposito le battute di CJ.

Agganciò invece il collo di Wolf con una mano, tirandolo verso di sé per posargli un bacio sulle labbra, e fanculo gli amici che invadono la tua casa all’alba.

«Stavo finendo di svegliarmi» aggiunse voltandosi verso i mobiletti.

Mentre tirava fuori tre tazze, si chiese se CJ avesse solo tirato a indovinare o se qualcosa nel loro atteggiamento gli aveva fatto pensare che quella notte avesse cambiato le carte in tavola.

«Si può sapere che gli hai fatto?» stava domandando intanto l’amico a Wolf.

Il caffè era pronto, lo versò. «Se volete i biscotti di mia sorella, sono nella scatola rossa sul ripiano.»

«Non si può dire di no ai biscotti di Allie» fu la pronta replica di CJ.

La notte passata aveva davvero cambiato le cose? Anche se non avevano scopato, era stata la loro prima notte insieme. Ogni volta che si era svegliato, ed era capitato spesso, Wolf era lì accanto a lui. Avevano cambiato più volte posizione ma non si erano mai davvero staccati l’uno dall’altro. Quindi sì, Chad si sentiva diverso. Avrebbe voluto capire se per Wolf era lo stesso, se fossero stati soli forse sarebbe arrivato a chiederglielo. In fondo, la sera prima aveva detto (e saputo) più di quanto non avesse intenzione di dire, o pensato, di scoprire, e la cosa non lo aveva fatto sentire violato. Al contrario, lo aveva fatto sentire bene. Come se una barriera fosse caduta, una porta si fosse aperta, facendo entrare luce e aria tiepida dove non si era accorto che regnavano il buio e il freddo.

Portò le tazze sul tavolo, dove Wolf aveva disposto le tovagliette e CJ appoggiato la scatola del tesoro.

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