W.o.W. Women of Weird by AA.VV

W.o.W. Women of Weird by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Moscabianca
pubblicato: 2020-02-26T23:00:00+00:00


Claudia Salvatori

Nei millenni

Città di Europarigi, estate 2029

Il sole era allo zenit. Al culmine del suo viaggio da oriente verso occidente, per gli egiziani antichi.

Maya entrò come un’ombra nell’Istituto di Medicina Legale. A quell’ora, tutti erano in pausa pranzo, a far pettegolezzi sui colleghi o a messaggiare gli amanti e prendere accordi per la serata.

Maya raggiunse l’ala ovest dell’edificio. Antropologia Forense, sezione Archeologia. Aprì la porta della cella con la sua tessera magnetica; lasciò che lo scanner leggesse l’impronta retinica.

Nel piccolo locale, una sagoma su una barella, un profilo fantastico sotto un telo bianco.

Maya fece scivolare la barella lungo il corridoio fino a una grande sala in cui il sole lampeggiava attraverso un’ampia parete finestrata. Abbassò delicatamente il telo protettivo che copriva la mummia e contemplò ancora una volta il mistero dei resti umani sospesi nel tempo.

«Le mummie siamo noi che ci guardiamo dall’altra parte della morte e ci interroghiamo sulla nostra speranza di vivere in eterno», aveva detto una volta il professor Price.

Rahesy era diverso dalle altre mummie, però. Intatto. Non presentava la caratteristica incisione addominale da cui venivano estratte le interiora del cadavere. Un’anomalia. Per qualche ignota ragione, conservava i suoi visceri e il cervello, come aveva evidenziato la tomografia computerizzata. Sbendato fino ai fianchi. Così era stato ritrovato: un’altra anomalia. La sua altezza, in linea con il metro e ottanta, era notevole per un antico abitante del Nilo. Il suo corpo aveva qualcosa di morbido e sinuoso, come se la morte lo avesse cristallizzato nell’atto di voltarsi su un fianco.

Somiglia a un rettile estinto .

La magnifica massa di lunghi capelli scuri dai riflessi ramati era cinta dal diadema con il serpente ureus , effigie del Faraone d’Egitto.

Una vipera umana, o un alieno.

Il cranio, di forma conica, appariva più alto del normale e allungato nella parte posteriore. Gambe e piedi si assottigliavano, uniti come una coda di sirena.

Il suo aspetto è fragile, eppure possente . Emana la forza di trasformazione del Grande Serpente cosmico creatore del mondo.

Maya estrasse dalla borsa una barretta di cacao e la depose ai piedi della barella. Un’offerta votiva per i morti, com’era in uso nelle antiche civiltà.

«La cioccolata non esisteva ai tuoi tempi. Sarò felice di offritela, quando tornerai».

Maya si piegò leggermente sulla mummia.

«Rahesy», gli sussurrò. «Non immagini quanto a lungo ho atteso questo momento». Le sue dita si avvicinarono al viso della mummia ma si bloccarono a pochi centimetri dalla pelle terrea. «Sai che cosa mi ha trattenuta in questa fogna di mondo? Il pensiero di te . Tu c’eri, da qualche parte. E saresti tornato per ricreare il tuo regno limpido e sereno, il tuo futuro di giustizia e bellezza. Quel giorno, quando stavo per farla finita ed ero a un balzo dal vuoto, ho promesso di dedicare a te la mia vita. E ho suggellato il voto con questo tatuaggio».

Maya mostrò alla mummia il Terzo Occhio di Ra che campeggiava sul polso sinistro.

«Mi sono arruolata nell’Armata Globale, ho superato quell’addestramento infernale, Rahesy, perché sapevo che senza i gradi non avrei potuto



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