03 The Royal Trials L'erede by Tate James

03 The Royal Trials L'erede by Tate James

autore:Tate James [James, Tate]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Queen Edizioni
pubblicato: 2021-01-20T23:00:00+00:00


Capitolo 16

Ore dopo aver scoperto la stanza dei tesori di mia madre, non riuscivo a fermare la mia mente dal vagare. Jules era stata trasferita in una nuova stanza con Greenjoy, che aveva ottenuto in fretta una promozione, quindi ero completamente sola nella mia camera a rigirarmi nel letto.

C’erano così tante domande senza risposta sull’omicidio di mia madre. Perché non aveva avvisato nessuno, se sapeva che sarebbe arrivato il pericolo? Perché aveva sentito il bisogno di nascondere tutti quei manufatti e quei gioielli? E, cosa ancor più importante, la domanda numero uno che affliggeva la mia mente e mi teneva sveglia… dove diavolo era Sal?

Tutti gli altri dèi e le altre dee, come Aana, Rayventh, Gewalt e chiunque fosse quel tipo inquietante ossessionato dal rosso, erano comparsi dal nulla. Uno di loro aveva accennato qualcosa sul fatto che la mia protezione fosse svanita e che non erano più vincolati. Barmzig aveva detto che la loro razza viveva in un altro regno, quindi il fatto che ora stessero comparendo tutti mi faceva pensare che avessero avuto di nuovo libero accesso al nostro mondo.

Forse perché la magia della terra era così instabile? Possibile.

Urlai in preda alla frustrazione nel vuoto della mia stanza e tirai un pugno al cuscino.

«È una follia.»

Se c’era un posto, nel palazzo, in cui avrei potuto ottenere delle risposte, quello era la stanza segreta di Ophelia.

Rinunciando al sonno, misi una vestaglia sottile sopra la camicia da notte e scivolai fuori dalla camera. L’intero palazzo era silenzioso. A detta di Ty, la festa nella sala principale era finalmente finita, dopo la pioggia naturale di poche ore prima. Qualcosa aveva fatto rinsavire i partecipanti, che erano tornati ai loro alloggi o nelle loro abitazioni come in trance.

Di conseguenza, non c’era nessuno in giro che potesse vedermi strisciare in silenzio attraverso le sale buie e fuori nei giardini.

A un certo punto della sera, il tempo era molto peggiorato, così tremai di freddo mentre correvo lungo il sentiero di pietra, verso il santuario. Quando scivolai dentro, le dita dei piedi erano talmente gelide da farmi male, e i miei capezzoli si erano fatti più duri del granito attraverso il tessuto fine degli indumenti da notte.

Con mia grande sorpresa, all’interno diverse lanterne erano accese, nonostante le avessimo spente tutte prima di andare a letto.

«Lee?» dissi piano, riconoscendo la testa bionda chinata sul tavolino. «Ehi, che ci fai qui?»

Al suono della mia voce, alzò gli occhi e sorrise con calore. «Ho dormito tutto il pomeriggio, ricordi?» rispose, facendomi cenno di avvicinarmi. «Ho pensato di leggere qualcosa sulla Terza Prova, per vedere cosa avrei potuto trovare per aiutarti.» Indicò il libro su cui era piegato, e mentre mi avvicinavo riuscii a vedere che era vecchio, molto più vecchio di qualsiasi cosa avessi visto nella biblioteca del palazzo, quando ero stata lì con Zan.

«Dove lo hai preso?» domandai, sporgendomi oltre la sua spalla per scrutare il libro. «Pensavo non ci fossero testimonianze della Terza Prova.»

«L’ho rubato dalla stanza di mio padre», ammise Lee, e anche con la luce fioca riuscii a vederlo arrossire.



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