2020-09-10 18:44:10.791593 by Unknown

2020-09-10 18:44:10.791593 by Unknown

autore:Unknown
Format: epub
pubblicato: 2019-10-01T16:00:00+00:00


-----------------------------------

* Il riferimento è alla nota poesia di Carlos Drummond de Andrade Poema de sete faces (Poesia a sette facce) i cui versi recitano: “Quando nacqui, un angelo storto / di quelli che vivono nell’ombra / disse: Carlos! sarai gauche nella vita”. [N.d.T.]

Otto

Nel 1968 la “Sfilata dei centomila” alla Candelária invocò il ritorno della democrazia, la regina Elisabetta visitò il Brasile. Edson Luís fu il primo di molti studenti a essere ucciso dalla polizia durante le proteste contro il nuovo regime, Martin Luther King e Robert Kennedy furono assassinati. La Primavera di Praga si prese la Cecoslovacchia, gli studenti invasero le strade di Parigi. Tavinho iniziò a far ritorno a casa sempre più tardi, Estela scoprì una perdita nel bagno.

Era una macchia scura a forma di calza che si trovava sul soffitto da mesi ma che Estela pensò avrebbe potuto cominciare a sgocciolare da un momento all’altro.

Andò a bussare alla porta della vicina, le spiegò la questione del soffitto. Dona Ivone la ascoltò impassibile e disse che non poteva farci nulla senza l’avallo del marito.

“Paulo darà un’occhiata al soffitto, ma lui ritorna dal tribunale soltanto dopo le cinque. Paulo è occupatissimo. Fa il procuratore.”

Curioso, notò Estela. Ivone citava il marito con tanto orgoglio che le sue guance parevano gonfiarsi a ogni Paulo pronunciato.

Paulo arrivò, Paulo se ne andò e nessuno si presentò all’appartamento di Estela. Il giorno dopo, la donna bussò nuovamente alla porta della vicina.

“Paulo ha detto che non è una perdita. Che le macchie sul soffitto dipendono da una perdita solo quando ci sono tracce di umidità.”

Estela si procurò un muratore per rompere il soffitto del bagno. Trovò un tubo umido e chiamò la vicina.

“Ecco la prova della perdita.”

Dona Ivone guardò in alto.

“Non vedo niente.”

“Lì,” disse Estela. “Nel tubo bagnato.”

“Ma non ci sono gocce.”

“Ci sono, eccome.”

“Non ci sono.”

“Ci sono.”

Quel ci-sono-non-ci-sono andò crescendo di volume fino a terminare con dona Ivone che gonfiava le guance per parlare del marito.

“Paulo verrà a controllare le tubature.”

Paulo si presentò a fine giornata. Guardò in alto, fece una smorfia per mettere meglio a fuoco, guardò Estela.

“Bisogna vedere se il problema è nella tubatura verticale o in quella orizzontale. Se è nella tubatura verticale, la responsabilità è del condominio e non nostra.”

“Ma il tubo umido è in orizzontale.”

“È umido ma non sgocciola.”

“Sì che sgocciola.”

“No.”

“Invece sì.”

“No.”

Il no-sì-no andò nuovamente crescendo di volume e culminò con tutti quanti che parlavano allo stesso tempo. Lei, signora, per favore mi rispetti, lei, signore, per favore si controlli, non c’è nessuno sgocciolio, sì che c’è, no che non c’è, invece sì, invece no.

Quando Estela andò a registrare la lite nel libro dei reclami del condominio, trovò già la relazione di dona Ivone.

“Squilibrata sarà tua madre,” Estela esclamò contro la pagina con così tanta rabbia che divenne quasi brutta.

Quella sera Tavinho arrivò tardi e il giorno dopo uscì presto. Estela gli telefonò in ufficio e, alterata, gli raccontò ogni dettaglio di quella diatriba. Tavinho allontanò la cornetta dall’orecchio e le disse che avrebbe risolto la questione. Telefonò a Paulo, il procuratore.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.