25%: Una donna su quattro (Italian Edition) by Isotta Erica

25%: Una donna su quattro (Italian Edition) by Isotta Erica

autore:Isotta, Erica [Isotta, Erica]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2021-01-03T16:00:00+00:00


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Perché proprio io?

U

n aborto spontaneo si verifica in una gravidanza su quattro, ma i medici di solito non sanno esattamente perché questo succeda come mi aveva detto la dottoressa Manon nella sua clinica del 7ème arrondissement quello spietato tredici maggio. È molto improbabile che sia stato causato da qualcosa che hai fatto o non hai fatto.

Quando un essere umano scopre di essere sterile, la vergogna è una reazione comune e normale. Le persone che soffrono di infertilità condivideranno spesso un sentirsi in difetto, come se ci fosse qualcosa che non funziona nel loro corpo. Le donne e alcuni uomini che subiscono una perdita di gravidanza, in particolare in casi di aborti spontanei ricorrenti, hanno reazioni simili. Perché il mio corpo non riesce a trattenere un bambino? Cosa c'è di sbagliato nel mio sperma o nella genetica che non può aiutare a creare una vita che non “fallisca”? 32

Sebbene circa il cinquanta per cento degli aborti spontanei sia causato da anomalie cromosomiche, molte donne continuano a sentirsi in colpa. Esiste un collegamento dimostrato tra sentimenti di auto-colpa e ansia e depressione.

Il senso di colpa viene percepito principalmente in due sensi: il primo, quello di un corpo “difettoso” che non riesce a portare a termine una gravidanza senza complicazioni; il secondo, invece, quello del “ho davvero diritto a sentirmi così triste?”, o anche “nessuno sembra soffrire riguardo a questo tema, forse dovrei smetterla”. Riguardo a questo ultimo punto, le domande si susseguono senza tregua. Com’è possibile che io possa sentirmi così triste quando ho così tanto? Ne ho davvero il diritto? Ed è solo quando la prossima ondata di oscurità si placa che comincio a vedere quel senso di colpa come un sottoprodotto insidioso del mio dolore.

L’aborto spontaneo è un’esperienza violenta, non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale. Come alcune disabilità invisibili non viene riconosciuta e per questo provoca la sensazione del “ho veramente diritto di sentirmi così? Non mi sarà successo per colpa mia? Forse me lo merito”.

L'esperienza traumatica della violenza è, per sua natura, indicibile. Provoca nella vittima una profonda ferita identitaria, cambiamenti nella dinamica degli investimenti psichici producendo un fallimento della capacità di simbolizzare, infrangendo così le regole che caratterizzano il normale sviluppo del pensiero 33 .

Il silenzio delle donne vittime di violenza, spesso incomprensibile, è invece un prodotto della passività impotente da chi esercita la dittatura privata, ovvero una sorta di violenza esercitata nella sfera di relazioni personali, alla quale sembra impossibile sottrarsi. Le ferite del corpo e della mente sono tali da non promuovere la fuga, come l’emozione della paura potrebbe determinare, bensì la sottomissione e il terrore di morire se si tenta di uscire dalla passività 34 .

Proprio a questo proposito, vorrei prendere una pausa dal tema dell’aborto spontaneo e soffermarmi sul tema più ampio delle violenze sulle donne con il quale sembrano esserci dei punti in comune e ricorrenti.

La prima grande rilevazione globale, con dati provenienti da tutti il mondo, è stata promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e pubblicata nel 2013, con



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