87° distretto? Parlate piu forte! by Ed McBain

autore:Ed McBain [McBain, Ed]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mndadori - Il Giallo Mondadori
pubblicato: 1974-10-15T00:00:00+00:00

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Sabato mattina, in attesa che il laboratorio mandasse il rapporto relativo alla scarpa da tennis trovata nella cenere di Elliot, Carell fece un controllo nei tre ospedali della zona, nel tentativo di scoprire se e quando un certo Sanford Elliot era stato ingessato per una slogatura alla caviglia destra. Chiamare tutti i medici privati del quartiere naturalmente era fuori discussione. Se non avesse colpito giusto con uno degli ospedali, Carell avrebbe rinunciato a indagare in quel senso. Ma a volte uno è anche fortunato. Sabato 24 aprile, alla seconda telefonata, Carell fu fortunato. L'interno di servizio al pronto soccorso del Buenavista era il dottor Yukio Watanabe, un giapponese. Disse a Carell che in quel momento c'era poco da fare là, e che quindi avrebbe avuto tutto il tempo di cercare nel registro. Se Carell avesse telefonato un'ora prima gli avrebbero detto di togliersi dai piedi, perché il pronto soccorso era affollato dalle vittime di un incidente stradale nel quale erano rimaste coinvolte tre macchine.

- Non avevo mai visto tanto sangue in vita mia - disse Watanabe, e Carell ebbe la sensazione che lo dicesse in tono soddisfatto. - Qual è il periodo che vi interessa? Ho il registro proprio qui davanti a me.

- Dovrebbe essere tra l'otto e il quindici - disse Carell.

- Di questo mese?

- Sì.

- Bene. Ora guardo. Che nome avete detto?

- Sanford Elliot.

Un lungo silenzio. Carell aspettò.

- Niente - disse infine il medico del Buenavista. - Siete sicuro del periodo?

- Potreste controllare anche un po' più avanti?

- Fino a che giorno?

- Diciamo un'altra settimana, se avete tempo.

- Finché non arriva qualcuno con la testa rotta, qui abbiamo sempre tempo - disse Watanabe. - Ecco. Avete detto Sandford Elliot, vero?

- Si.

Silenzio. Carell poté sentire il rumore delle pagine sfogliate.

- Sanford Elliot - disse Watanabe. - Eccolo qua.

- Sotto quale data?

- Diciannove aprile. Lunedì mattina.

- A che ora?

- Alle sette e dieci. Se ne è occupato il dottor Goldstein. - Una pausa. - Mi pareva che aveste parlato di caviglia slogata.

- E non era così?

- Dalla registrazione, no. È stato curato per ustioni di terzo grado alla caviglia e al tallone del piede sinistro.

- Capisco - disse Carell.

- L'informazione vi è utile?

- Più che altro serve a confondermi - disse Carell. - Ma grazie lo stesso.

- Di niente - disse il dottor Watanabe, e riattaccò.

Carell fissò il telefono. Quando non si hanno idee, serve sempre fissare il telefono. È rassicurante sapere che l'apparecchio telefonico in sé non è di alcuna utilità finché non comincia a squillare. Carell stava aspettando che squillasse. Invece, entrò Miscolo con la posta.

La donna era bella, d'accordo, ma nessuno sapeva chi fosse. Nessun problema invece su cosa fosse. O fosse stata. Era una stella del cinema muto. Nelle stelle del cinema muto c'è qualcosa che le fa identificare immediatamente situandole in un'epoca precisa anche per chi non ha mai visto i loro film. Degli agenti investigativi che stavano guardando la foto della donna, nessuno era sufficientemente anziano da aver visto i suoi film, ma tutti

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