998655ae99ac05c047cccf31f8f606f7 by adm

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Duncan scoprì che Marian non metteva il broncio quando era in collera. Non si lamentava se pensava di essere stata maltrattata. Non attirava l’attenzione su di sé se si sentiva scomoda. In effetti, non pronunciò una sola parola stizzita per tutto il resto di quella giornata e del viaggio.

Anzi, a voler essere precisi, non pronunciò una sola parola.

Oh sì, parlava con gli uomini, con la figlia e con i guerrieri dei MacCallum che si erano uniti a loro per il viaggio, aveva salutato il laird quando si erano rimessi in cammino, e anche il figlio del laird che le aveva chiesto di portare i suoi saluti alla sorella. Ma non aveva mai rivolto la parola a lui, a Duncan.

Aveva trascorso il resto di quella giornata a camminare per il villaggio e sui terreni intorno alla fortezza. Aveva rifiutato la scorta, ma, temendo ciò che sarebbe successo quando si fosse conosciuta la sua vera identità, ed era solo questione di tempo perché ciò avvenisse, Duncan aveva incaricato una guardia di seguire lei e la piccola. Se poi la festa organizzata dal laird per festeggiare il loro matrimonio la sorprese, Marian non lo diede a vedere. Si limitò a sedere accanto a Duncan durante il pasto e a parlare con tutti... tranne con lui.

Ciò non impedì certo agli altri di difenderla. Hamish, che aveva assistito al suo scatto di collera, lo rimproverò aspramente. Dal canto suo Tavis si rivolgeva a lui come se fosse un bimbetto dell’età di Ciara e cercava di insegnargli il modo migliore di trattare coloro che si desidera proteggere. Persino Farlen, con il quale in passato Duncan era dovuto ricorrere alle minacce affinché si comportasse civilmente con Marian, ora gli illustrava con piglio sicuro tutti i suoi errori nel rapporto coniugale.

Il laird trasformò il suo saluto in un sermone su come un uomo dovrebbe trattare la moglie, e anche il figlio, Athdar, così giovane che delle donne sapeva ben poco oltre alla loro abilità a letto, gli tenne un discorsetto sulla sensibilità del gentil sesso. Quando finì con il suggerirgli di rivolgersi a Rurik per avere un consiglio e una guida, Duncan capì che Marian aveva vinto quella battaglia.

La cosa peggiore era che lui non si rendeva conto di come fossero potuti arrivare a quel punto. Non era stato per lo scatto di collera, che pure aveva maldisposto Ciara nei suoi confronti per giorni. No, tutto aveva avuto origine quando avevano fatto l’amore e lui non aveva voluto rischiare di concepire un figlio. A dire il vero il suo non era stato un gesto pianificato, bensì una decisione presa sul momento, quando aveva capito di non potersi fidare di lei, per cui non gli sembrava il caso di coinvolgere un altro bambino nei loro problemi, tanto più che il loro legame era temporaneo e Marian avrebbe potuto decidere di porvi fine dopo un anno.

Eppure, una parte di Duncan avrebbe fatto di tutto pur di tenere Marian e legarla a sé con un bambino.

Tutti quei pensieri, dubbi, indecisioni turbinavano nella sua mente, così come si arrovellava su che cosa dire a Connor al loro arrivo.

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