Nessundove by Neil Gaiman

Nessundove by Neil Gaiman

autore:Neil Gaiman
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Fantasy & Magic
ISBN: 9788835719960
editore: Mondadori
pubblicato: 2022-07-19T12:00:00+00:00


Capitolo undici

«Allora, a cosa stai dietro?» chiese Richard a Hunter. I tre camminavano con estrema cautela lungo l’argine di un fiume sotterraneo. Era scivoloso, uno stretto sentiero fatto di roccia scura e muratura scoscesa. Richard osservava con rispetto mentre l’acqua grigia scorreva e precipitava poco distante. Non era il tipo di fiume da cui, se cadi, puoi risalire; era di un altro genere.

«Dietro?»

«Be’,» continuò «io, per quanto mi riguarda, sto cercando di ritornare nella Londra vera e alla mia vecchia vita. Porta vuole scoprire chi ha ucciso la sua famiglia. Tu cosa vuoi ottenere?» Procedettero lungo l’argine, un passo per volta, Hunter in testa. Lei non rispose. Il fiume rallentava per alimentare un laghetto sotterraneo. Camminavano a lato dell’acqua, con le lampade che si riflettevano sulla superficie nera, i loro riflessi smorzati dalla nebbiolina sul fiume. «Allora, di che si tratta?» domandò Richard, che in realtà non si aspettava di ricevere risposta.

La voce di Hunter era pacata e intensa. Non cambiò passo. «Nelle fogne sotto New York ho lottato contro il grande re alligatore bianco e cieco. Era lungo nove metri, grasso per i residui di fogna e feroce in battaglia. Ho avuto la meglio su di lui e l’ho ucciso. Nel buio, i suoi occhi parevano enormi perle.» La voce dallo strano accento echeggiava nel sottosuolo, avvolta nella bruma, nella notte che ammantava le viscere della terra.

«Ho combattuto l’orso che stava appostato nella città sotto Berlino. Aveva ucciso migliaia di uomini e i suoi artigli erano macchiati di nero e marrone per il sangue secco di centinaia di anni, ma io l’ho abbattuto. Mentre moriva ha bisbigliato parole in una lingua umana.» La nebbiolina continuava a fluttuare bassa sul fiume. Richard immaginò di poter vedere le creature di cui Hunter parlava, bianche figure che si contorcevano nella foschia.

«C’era una tigre nera, nella sottocittà di Calcutta. Una mangiatrice di uomini, intelligente e implacabile, grande quanto un piccolo elefante. Una tigre è un degno avversario. L’ho presa a mani nude.» Richard diede un’occhiata a Porta. Stava ascoltando Hunter con estrema attenzione: allora erano informazioni nuove anche per lei. «E annienterò la Bestia di Londra. Dicono che la sua pelle sia irta di spade, lance e pugnali conficcati da quanti hanno tentato e fallito. Le sue zanne sono rasoi, i suoi zoccoli sono fulmini.

«La ucciderò, o morirò nel tentativo.»

Le brillavano gli occhi, mentre parlava della sua preda. La bruma sul fiume si era trasformata in densa nebbia gialla.

Una campana, poco distante, batté tre rintocchi e il suono si propagò sull’acqua. Il mondo cominciava a rischiararsi. Richard credette di vedere la sagoma tozza di alcuni edifici. La nebbia giallo-verde diventò più fitta: sapeva di cenere e del sudiciume di un migliaio di anni urbani. Aderiva alle lampade, smorzando la luce.

«Che cos’è?» chiese Richard.

«Nebbia di Londra» rispose Hunter.

«Ma non doveva essere scomparsa anni fa? La legge per l’aria pulita e roba simile?» Richard provò a ricordare i libri di Sherlock Holmes della sua infanzia. «Com’è che la chiamavano anche?»

«Zuppa di piselli» disse Porta. «Caratteristica distintiva di Londra.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.