A caccia di un highlander (I Romanzi Passione) by Lynsay Sands

autore:Lynsay Sands [Sands, Lynsay]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-01-05T12:00:00+00:00

10

Geordie le baciò teneramente la sommità del capo quando Dwyn si abbandonò stremata contro il suo petto. Era inerte e respirava a fatica, ansimando forte, ma gemette in segno di protesta quando Geordie ritrasse la mano che le teneva ancora tra le cosce. Non ebbe nemmeno la forza di aggrapparsi alle sue spalle quando la sollevò sulle braccia, si alzò in piedi nella tinozza e la portò sul letto.

L’energia cominciò a tornarle ancora, tuttavia, quando l’adagiò sul materasso, si distese accanto a lei e ricominciò a baciarla. Con un mugolio accolse volentieri il bacio ricambiandolo e tendendo i muscoli del corpo per aderire al suo quando le salì parzialmente sopra. Con grande piacere di Geordie, le tornò l’eccitazione come se non fosse ancora stata soddisfatta e le si riaccese l’ardore passionale di pochi minuti prima. Le sue mani lo esplorarono con curiosità. Geordie sorrise quando gli tastò i pettorali indugiando sui capezzoli, e scese poi ad accarezzargli l’addome muscoloso.

Fu colto di sorpresa quando all’improvviso lo sospinse indietro premendogli le mani sul torace. Impreparato a una mossa simile, Geordie si ritrovò a girare sul fianco e poi a fermarsi disteso supino sul letto. Prima di avere il tempo di reagire tirandosela addosso, Dwyn si sollevò sulle ginocchia accanto a lui e gli si sporse sopra per reclamare un capezzolo con la bocca, e sussultò restando senza fiato quando con i denti gli sfiorò la punta sensibile prima di succhiargliela.

— Ah, perbacco, ragazza — mugolò Geordie, sbirciandole il corpo nudo mentre lei gli leccava i capezzoli. Era ginocchioni, china su di lui, con i capelli come un lungo velo d’oro a coprirgli la vista del suo viso, cosicché fu costretto a sollevarglieli di lato con la mano per vederle i seni ciondolanti sul suo addome scolpito.

Sorridendo, Geordie lasciò andare la cortina di capelli e allungò la mano sotto per toccarglieli. La udì ridacchiare sorridente con la bocca ancora sul capezzolo quando le palpeggiò i seni. Il sorriso tuttavia gli si spense sulle labbra quando la sentì agguantargli il pene in erezione e stringerlo nel pugno con curiosità.

Con un brontolio d’eccitazione, la afferrò sotto le ascelle e l’attirò sopra di sé di fianco, solo con il busto contro il suo torace, con i capelli sparsi e ondeggianti intorno ai loro volti mentre la baciava con ardore.

Quando pose fine al bacio, la lasciò ansimante e senza fiato, ma Dwyn riuscì comunque a chiedergli preoccupata: — Ti ho fatto male?

— No — la rassicurò lui, prima di rovesciarla di nuovo sulla schiena. Questa volta le montò sopra. Sorreggendo il busto sulle braccia puntate ai due lati della testa di lei, la guardò negli occhi e le strofinò il pube con i genitali, dandole dei piccoli colpetti e imitando il coito, contento quando trasalì eccitata e divaricò le gambe per accoglierlo e abbracciarlo con le cosce. Ondeggiò di nuovo contro di lei muovendo i fianchi lentamente, avanti e indietro, facendo scivolare il pene sul liquido calore della vulva.

Dannazione, ce l’aveva duro come un bastone! E la desiderava più di quanto avesse mai desiderato qualsiasi altra donna in vita sua.

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