È solo una storia d'amore by Anna Premoli

È solo una storia d'amore by Anna Premoli

autore:Anna Premoli [Premoli, Anna]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa, Romantico, Narrativa contemporanea
ISBN: 9788854198371
Google: agivDAAAQBAJ
editore: Newton Compton
pubblicato: 2016-11-02T23:00:00+00:00


Capitolo 14

Laurel

Quando il suono del campanello mi fa quasi cascare dal letto alle otto e trenta del mattino seguente, sono pronta a uccidere.

Dio, non può essere di nuovo Aidan. Mi ha riaccompagnato a casa alle tre di mattina, come diavolo fa essere già qui? Ma non dorme mai?

Sbuffo seccata, afferro la mia vestaglia di flanella stile nonna e marcio in direzione della porta, che apro con un gesto piuttosto deciso. Sì, sono una donna violenta se i miei orari vengono del tutto sballati da un folle.

«Che vuoi?», chiedo adirata.

Peccato che dall’altra parte non ci sia Aidan, ma Julie. La poveretta sobbalza spaventata. «Laurel!», esclama facendosi quasi cadere di mano la colazione. «Mi spiace, non pensavo dormissi a quest’ora. In genere la tua sveglia è puntata alle sei…».

La blocco con un deciso gesto della mano. «Devi perdonarmi Julie, pensavo fosse…».

«Aidan», conclude per me, con espressione curiosa. La faccio accomodare in cucina e afferro il caffè che mi ha portato. Proprio oggi che avrei avuto bisogno di caffeina pura direttamente in endovena. L’uomo sta rovinando anche le sicurezze che avevo finora sul mio caffè preferito.

«Sì, Aidan», sono costretta a confermarle.

«È una cosa perfettamente normale che lui bussi alla tua porta di prima mattina?».

Mi piace il modo soft con cui vuole spingermi ad aprirmi. E infatti ci riesce. «Lui bussa alla mia porta a tutte le ore del giorno e della notte. Lui scrive in questa sala mentre io dormo, lui mi trascina in giro per locali a notte fonda…». Cerco di spiegarle la gravità della situazione. Perché è grave. E anche molto.

«Ah però… lui è sempre molto presente», commenta, sorridendo e bevendo un sorso di caffè a sua volta.

«Aidan è come una gigantesca zecca».

«Una zecca?», ripete con tono ironico. «Be’, mettiamola così: almeno la tua zecca è attraente».

«Non è mia la zecca. È… del mondo animale», bofonchio in chiara difficoltà.

«Davvero? Di tutto il mondo animale?», domanda sollevando un sopracciglio. Quando ci si mette Julie sa essere una grande spina nel fianco.

Decido di chiarire le cose una volta per tutte. «Julie, non c’è sotto niente di strano. Lo so che la tua è deformazione professionale, ma tra me e Aidan c’è un rapporto di lavoro. Iniziato anche contro la mia volontà. Ma ormai siamo in ballo e balliamo. Tutto qui».

Ride di fronte al mio imbarazzo. «Ah ah, capitasse a me del lavoro così…». Davvero, devo iniziare a trovarmi amiche meno sarcastiche. «Quindi, ricapitolando, prima era un emerito imbecille, nemico giurato di tutto il mondo femminile, mentre ora è lavoro? Interessante evoluzione. Insomma, chi può dire cos’altro può diventare…».

«Se vuoi te lo cedo. Chissà, magari la sua ispirazione potrebbe essere ancora più stimolata dalla tua esuberante personalità». Sì, c’è dell’acidità nel mio tono. E non me ne vergogno.

«La mia è un’esuberante personalità, in effetti. E tu sei solo gelosa…», mi punzecchia.

«Di cosa, delle tue eroine storiche a cui a malapena è permesso baciare qualcuno?».

Julie scoppia a ridere a crepapelle. «Perché, voi fanciulle dell’epoca moderna ci date dentro?».

Vorrei poter dire di sì…

E invece no. Noi fanciulle moderne a quanto pare non battiamo chiodo.



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