È tutta vita by Volo Fabio

autore:Volo, Fabio [Volo, Fabio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788852070136
Google: SCDiCgAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2015-11-17T23:00:00+00:00

Quattordici

Prima di diventare padre pensavo che vestire un bambino fosse più o meno come vestire una bambola. Avevo dimenticato che un bambino è un essere vivente con una sua mobilità.

Leo non stava mai fermo quando lo cambiavo, nemmeno adesso che è più grande. La maggior parte delle volte scalciava, si dimenava e cercava di girarsi nel tentativo di scendere dal fasciatoio. Tutte le magliettine, i body e i pigiami si chiudono con tre bottoni automatici. Dopo mesi ancora ne saltavo uno oppure sbagliavo la sequenza.

Mentre stavo litigando col pigiamino di Leo, Sofia ha detto: «Ho sentito mia madre, mi ha chiesto se domenica andiamo a pranzo da loro».

A volte avevo la sensazione di essere in un gioco in cui a ogni livello aumentavano le difficoltà. Dopo la settimana di lavoro piena di problemi avrei voluto solo starmene tranquillo a casa.

«Perché non andate voi? Ho delle cose da sistemare.»

Ho capito dallo sguardo che c’era rimasta male. C’è stato un silenzio risentito poi ha detto: «Va bene».

Ha preso Leo ed è andata in sala, poi si è seduta a terra e ha iniziato a giocare con lui in braccio. Mi sono chiesto se fosse una di quelle volte in cui sembra che usi il suo affetto verso Leo come un’arma per farmi sentire escluso. Dopo una litigata capita che si comporti in questo modo, e mi manda fuori di testa. Quella volta non era così.

Mi ero già pentito di averle chiesto di andare da sola.

Ho capito cosa intendesse Sergio quando diceva: «Quello che vuoi tu, non conta più». Ero nella stessa condizione, per il mio tempo da solo non sembrava mai il momento giusto.

Spesso il motivo delle reciproche insofferenze era che io avrei voluto più libertà, un po’ più di solitudine per me, lei invece sembrava desiderare più attenzioni, più condivisione, più famiglia. Avevamo desideri opposti.

Avevo bisogno di solitudine per poter pensare alle mie cose, così come lei avrebbe dovuto dedicarsi di più ai suoi momenti, coltivare i suoi interessi così da poter portare nuova energia ed entusiasmo da condividere. Ma lei sembrava preferire il noi allo stare da sola. Quando le dicevo che potevo occuparmi di Leo e lei poteva uscire da sola, era come se si sentisse esclusa, come se cercassi di allontanarla, come se non volessi stare con lei. Se decidevo di prendere Leo e portarlo fuori lei mi rispondeva che preferiva venire con noi. A quel punto avrei voluto dirle: «Allora esci tu con lui e resto io a casa da solo».

Avrei voluto che mi offrisse la possibilità di stare solo come facevo io con lei.

Negli anni la mia passione per la cucina era aumentata, cucinare mi serviva per isolarmi nei miei pensieri. Ascoltavo un po’ di musica, mi aprivo una bottiglia di vino rosso, mi versavo un bicchiere e non mi serviva altro. Tagliavo le verdure, preparavo un sugo, il risotto in tutte le sue svariate versioni. Per me era vacanza.

Una sera stavo facendo il minestrone, ero a casa solo, la voce della Callas riempiva tutta la cucina, sorseggiavo un Dolcetto d’Alba e pensavo ai fatti miei.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.