AA. VV. - 2016 - Fiabe Islandesi by AA. VV

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autore:AA. VV. [AA. VV.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-01-30T23:00:00+00:00


Un bel giorno il gigante le chiese: «Vorresti sposarmi, cara Helga?»

«Sì, lo voglio», rispose lei, al che Bardi fu estremamente felice e disse di voler preparare subito il banchetto di nozze, ma Helga lo pregò di aspettare qualche giorno e lui acconsentì. Dopo di che lei gli disse: «I miei genitori vivono in grande miseria, perciò vorrei poter mandare a casa gli avanzi di cibo e qualche altro scarto che potrebbe salvare loro la vita.»

«Ma certo che puoi farlo, cara Helga!» rispose lui. «Anzi, glieli porterò io stesso, questi viveri.»

Così Helga prese una grande gerla e sul fondo sistemò sua sorella Àsa, poi la riempì di cibi di vario genere, cospargendoli in cima di uno strato di ossa avanzate e piume di uccello, e disse al gigante: «Ecco il paniere per i miei genitori, ma bada bene di non guardarci dentro; ti vedo se lo fai, perché ho occhi con cui vedo tutto il mondo.» Il gigante le promise che non vi avrebbe guardato dentro. Ma poco prima Helga aveva detto a sua sorella Àsa: «Se ti accorgi che il gigante, lungo la strada, comincia a rovistare nella cesta, tu devi esclamare: “Guarda che ti vedo, e non ti sposo più se ci guardi dentro”.»

Il gigante prese la gerla, se la caricò sul groppone e si mise in marcia a grandi passi. A metà strada posò per terra la cesta e rifletté ad alta voce: «Sarebbe proprio bello guardarci dentro!» e in quello stesso istante sentì esclamare: «Guarda che ti vedo, e non ti sposo più se ci guardi dentro!» Al che rimase molto turbato, si caricò di nuovo la gerla sulle spalle e la recapitò alla casupola del boscaiolo, dicendo a lui e a sua moglie che gliela mandava la loro figlia Helga. I due si rallegrarono molto e trascinarono la gerla in casa, mentre Loðinbarði tornava zompando i verso la sua grotta. Quando marito e moglie cominciarono a estrarre il contenuto dalla gerla, all’inizio trovarono che fosse piuttosto scadente, ma continuando a controllare il cibo si i accorsero che la qualità andava migliorando ed esplosero di gioia quando videro che sul fondo c’era la loro figlia Àsa.

A questo punto dobbiamo tornare a raccontare di Loðinbarði e di Helga. Il gigante aveva cominciato a raccogliere i viveri per il banchetto di nozze, ma un giorno Helga gli consegnò un sacco chiedendogli di portarlo ai suoi genitori, alle stesse condizioni della volta precedente. Helga si fece promettere solennemente da Loðinbarði che non avrebbe guardato che cosa contenesse, perché sul fondo del sacco c’era Signy, poi i cibi migliori e in cima gli avanzi peggiori, proprio come la volta prima. Il gigante si caricò il sacco sulla schiena e partì, ma a un certo punto gli venne voglia di guardarci dentro, così lo depose per terra e fece per aprirlo, ma non vide altro che pelli di pesce e piume di uccelli prima di sentire: «Ti vedo!» Così, in preda a una gran paura, proseguì con il sacco sulle spalle e lo consegnò ai genitori di Helga, che ne furono molto felici e lo ringraziarono.



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