Abbott, Megan by Dammi la mano

Abbott, Megan by Dammi la mano

autore:Dammi la mano
Format: epub
pubblicato: 2019-11-17T16:00:00+00:00


Prima

Vi siete mai chiesti come reagireste se qualcuno vi confessasse di aver commesso un omicidio? Che cosa voglia dire ascoltare tutta la storia, esserne a conoscenza, continuare a vivere sapendo. Siete complici vostro malgrado, complici dell’impunità. Che cosa fareste? Andreste alla polizia? Sollecitereste il pentimento? Offrireste parole di comprensione? Direste una preghiera?

O semplicemente scappereste lontano?

I primi tempi, non seppi far altro che nascondermi. Saltavo le lezioni di chimica avanzata, cosa che mi costava molto dato che erano imminenti i risultati della selezione per la borsa di studio Severin. Evitavo anche il mio armadietto, i corsi che seguiva anche Diane, ma non c’era modo di sottrarsi del tutto. Mi conosceva bene. Alla fine riuscí a scovarmi in biblioteca, seduta sul pavimento in mezzo a pile di libri, china a pigiare i tasti appiccicosi del mio laptop surriscaldato.

Vidi prima i suoi piedi che vagavano tra gli scaffali, come quelli del mostro che cerca la sua vittima in un film dell’orrore. Le ballerine erano lucide come gli stivali di un militare.

– Kit, – mi disse. – Non riesco a capire.

Le dissi che non volevo vederla, che non volevo avere piú niente a che fare con lei.

– Ma fra poco c’è l’esame di chimica avanzata, – mi disse inginocchiandosi al mio fianco. – Dobbiamo studiare.

– Non studieremo piú insieme, – le dissi. – Non faremo piú niente insieme.

Ci guardammo. Era ferita, lo capivo dal nodo di tensione sulla sua fronte. Sembrava una che aveva appena passato la sua prima notte con un ragazzo, senza sapere che non ce ne sarebbe stata una seconda. Aveva condiviso con me qualcosa di cosí intimo che era come se mi fossi infilata tra quelle sue lunghe gambe sempre chiuse e poi mi fossi dileguata senza nemmeno salutare.

– Oh, – fece, annuendo fra sé e sé. Si alzò togliendosi la polvere dalle ginocchia. Poi a bassa voce aggiunse: – Ho rovinato tutto.

E mentre la guardavo andar via, tra gli scaffali di libri, provai qualcosa di doloroso a cui non sapevo dare un nome.

Quella stessa notte sognai Mr Fleming, coi suoi pantaloni color cachi del fine settimana e i baffi setolosi. Nel sogno giaceva su una barella e aveva il cuore gonfio, sul punto di scoppiare. Diane lo fissava immobile, con la sua gonnellina a godet, e lui si percuoteva il petto con le mani, come nel tentativo di riportarsi in vita.

Poi sognai che mio padre mi telefonava e mi parlava con la voce affannata di chi è in preda a un dolore intenso e trema. «C’è una ragazzina, qui, – mi diceva. – Dice che è una tua amica. Mi ha dato qualcosa…»

Poi sognavo che Diane s’intrufolava in casa nostra di notte e strisciava sulla moquette vecchia del corridoio. Sognavo di svegliarmi e trovarmi davanti la sua faccia bianca.

«Non è questo che volevi?» mi domandava la Diane dei miei incubi, come quello in cui si voltava verso di me nell’appartamento di suo padre, dove lui agonizzava sul pavimento.

Era questo che volevo? Conoscere i suoi segreti, strappare il cuore del



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.