Agguato nell'Artico by Franklin W. Dixon

Agguato nell'Artico by Franklin W. Dixon

autore:Franklin W. Dixon
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2015-11-15T17:21:16+00:00


11

Joe prese il binocolo per confermare il sospetto di Frank; nessun dubbio! A vederlo sembrava proprio il falso Hallbjornsson!

− Capitano Magnusson − disse Frank. − C’è un uomo ricercato sul Tek!

− Tutto il peschereccio è ricercato − ribatté il capitano con un sorriso ironico − perché sta pescando di frodo in acque islandesi.

Detto questo, inviò un messaggio radio al Tek con l’ordine di fermarsi, poi prese il binocolo per tenere d’occhio la nave e quasi subito gli sfuggì un’esclamazione in islandese: il peschereccio stava virando e puntava a gran velocità verso il mare aperto.

− Stanno cercando di svignarsela! − proruppe Frank.

Il capitano Magnusson, se anche rimase sorpreso per la manovra del peschereccio, non lo diede a vedere e con calma ordinò ai suoi uomini di procedere a tutta forza. Con grande meraviglia di Frank e Joe, l’imbarcazione fuggiva a una formidabile velocità, lasciando una scia di schiuma bianca e verdastra. Ma non c’era niente da fare con il Thor, che infatti guadagnava terreno di minuto in minuto.

Alla fine, quando le due imbarcazioni si affiancarono, il capitano Magnusson, con un megafono, ordinò ai fuggiaschi di fermarsi e di farli salire: − Siete in arresto! − tuonò.

Dopo aver chiamato con un cenno gli Hardy e due marinai, salì sul peschereccio e qui fu accolto dal comandante infuriato, che, parlando un inglese abbastanza scorretto, dichiarò: − Voi non potete fermarci. È illegale!

− Voi vi trovate in acque territoriali islandesi − ribatté il capitano con tono imperturbabile − e non siete islandesi.

− Ma se sono a ventun chilometri dalla vostra costa!

− Solo a sedici secondo i miei calcoli e sono i miei calcoli quelli che contano − precisò il capitano, e chiese seccamente: − Perché siete fuggiti quando vi ho mandato il messaggio radio con l’ordine di fermarvi?

− Io non ho ricevuto il vostro messaggio.

− Allora dovreste far riparare la vostra radio. Quello che avete fatto è molto pericoloso: avete corso il rischio che vi sparassimo addosso.

Il capitano quindi accompagnò il pescatore di frodo sul ponte di comando, dove si fece consegnare il permesso di navigazione dell’imbarcazione e altri indispensabili documenti. Poi dichiarò:

− Ho l’impressione che voleste imbarcare qualcuno che vuole fuggire dall’Islanda, e voglio perciò far perquisire la nave.

Il pescatore lo guardò con uno sguardo carico d’odio: − Come osate! Non potete farlo!

− Ma lo vogliamo, e questo basta − replicò Magnusson e invitò Frank e Joe a seguirlo insieme ai suoi due marinai. Tutti insieme perquisirono accuratamente la nave alla ricerca del fuggiasco, aspettandosi da un momento all’altro di vedere Musselman saltar fuori da qualche armadio o da qualche cassone, ma alla fine della perquisizione, purtroppo, della spia calva nessuna traccia.

− Vieni, diamo un’altra occhiata agli alloggi dell’equipaggio − invitò Frank.

Esaminarono minuziosamente le cuccette per assicurarsi che non ci fosse nascosto nessuno sotto un finto materasso; provarono a batterli uno per uno, ma erano tutti veri materassi e di Musselman neanche l’ombra! I marinai se ne andarono e Frank e Joe diedero un’altra occhiata all’ultima cuccetta, quando improvvisamente un pezzetto di carta



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