Alberto Pizzi by I disegni perduti di Leonardo (2021)

autore:I disegni perduti di Leonardo (2021)
Format: epub

30 marzo 2019

«Sono io, sono Catherine.» La voce era squillante, più vivace rispetto a quella asfittica della mattina al tavolo dei dolci, dentro la sala delle colazioni.

«È in ritardo di cinque minuti» commentò Fred.

«Alle donne piace farsi attendere. Non lo sapeva?» sorrise maliziosa.

«Si trova in camera?»

«Sì.»

«È sola?» Voleva essere certo che nessuno li potesse ascoltare.

«Sì, per ora. Mio marito arriverà domattina, verso mezzogiorno.»

«Suo marito? Non sapevo fosse sposata» Fred sembrò piuttosto sconcertato dalla notizia, non se l’aspettava.

«Nella vita si fanno molti errori» tagliò corto, senza scendere nei particolari, perché avrebbe dovuto spiegargli il motivo per cui condivideva la stessa camera con Marcel.

«Anche lei è sul libro paga della fondazione Saint Maurice?» azzardò lui.

«Assolutamente no. Se avessi saputo per chi lavorava Marcel, me ne sarei tenuta alla larga.»

«Bene. Ho una proposta da farle.»

«Tipo?»

«Metterci in contatto con chi possiede i disegni.»

«Quali disegni?» chiese con aria stupita.

«Non faccia finta di non sapere. Ha capito benissimo cosa intendo.»

Catherine cambiò in un attimo tono di voce. «Ciò che mi sta chiedendo è un lavoro rischioso. A Parigi potrebbero prendersela male se lo venissero a sapere.»

«Ci serve il contatto! Ci aiuti e la prenderemo sotto la nostra protezione, nessuno potrà farle del male.»

«Se le dicessi che Marcel non mi ha confidato nulla, mi crede?»

«No. Se è tornata a Stresa dopo l’omicidio è perché deve portare a termine il lavoro che lui ha lasciato incompiuto.»

«Lo sa che quei disegni potrebbero costare molti soldi, tipo un milione di euro?»

«Noi non ne facciamo una questione di denaro. Le persone che rappresento possono arrivare a pagare qualsiasi cifra. Per questo ci serve stabilire il contatto con chi li ha tra le mani.»

«Come mai siete a Stresa in due se neppure conoscete chi li custodisce?»

«Il mio socio si chiama Jhon e io e lui lavoriamo sempre in coppia. Nel nostro mondo da tempo si sapeva che la fondazione Saint Maurice, come tanti altri, fosse sulle tracce dei disegni attribuiti a Leonardo. Due mesi fa girò voce che l’affare si stava concretizzando. Da allora io e Jhon non abbiamo mai smesso di seguire Marcel, sicuri che fosse lui il loro uomo in Italia incaricato ad acquistarli.» Fred prese fiato e Catherine se lo immaginò con l’immancabile mezzo sigaro cubano spento stretto tra i denti, per fortuna al telefono la puzza nauseabonda non si sentiva. «È seguendo i suoi spostamenti che siamo arrivati a Stresa. Anche la mattina di giovedì lo tenevamo sotto controllo, pronti a seguirlo con l’auto e certi che ci avrebbe portati dal venditore. Avremmo fatto qualunque cosa pur di far mandare a monte lo scambio. Poi è capitato l’imprevisto, Marcel è morto e tutto è saltato.»

«Lo stavate seguendo? Allora avete assistito all’omicidio?»

«Sì. Eravamo usciti dal garage subito dopo di lui e ci trovavamo a una ventina di metri dall’Audi quando gli hanno sparato.»

«Nessuno ha parlato ai carabinieri della presenza di testimoni.»

«Infatti nessuno ci ha visto. Prima dell’arrivo dei soccorritori eravamo già rientrati in garage e da lì siamo risaliti in camera.»

«Per cui avete avuto modo di vedere in volto la persona che ha esploso i due colpi?» Catherine era sconvolta.

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