All’estremo limite by Joseph Conrad

autore:Joseph Conrad
La lingua: ita
Format: epub
editore: Quodlibet
pubblicato: 2020-08-01T16:00:00+00:00

Capitolo 11

Sterne attraversò la coperta sulle orme del macchinista capo. Il secondo macchinista, Jack, scendendo a ritroso la scaletta della sala macchine, e ancora intento a nettarsi le mani, gli mostrò i bianchi denti atteggiando il volto duro e sporco ad un incomprensibile ghigno. Massy era sparito. Sterne sfiorò lievemente la porta con la mano, indi, accostando le labbra alla rosetta di ventilazione, disse:

«Debbo parlarvi, signor Massy. Concedetemi solo un paio di minuti».

«Ho da fare. Andate via dalla mia porta».

«Vi prego, signor Massy…»

«V’ho detto d’andarvene. Capito? Toglietevi di lì, sparite all’altro capo della nave – via…» La voce dietro la porta s’abbassò: «All’inferno».

Sterne tacque, poi con molta tranquillità:

«Si tratta di cosa urgente. Quando pensate di avere un po’ di tempo, signore?»

La risposta fu un esasperato «Mai!». E subito Sterne, con espressione molto decisa, girò la maniglia.

La stanza di Massy – stretta cabina ad una cuccetta – emanava un forte odor di sapone, e presentava l’aspetto lindo e disadorno d’un luogo ben spazzato e spolverato, non tanto spoglio quanto arido, non tanto severo quanto privo d’umanità, come quello d’una stanza d’ospedale, o meglio (date le sue piccole dimensioni) come la pulitissima tana d’una persona disperatamente povera ma esemplarmente come si deve. Non una sola fotografia incorniciata adornava le paratie; non un solo oggetto di vestiario, o un solo berretto in soprannumero, pendeva dai pioli d’ottone. Tutto l’interno era dipinto con un’unica semplice tinteggiatura d’azzurro pallido; due grandi casse da marinaio avvolte in tela d’Olona e con serrature di ferro riempivan perfettamente lo spazio sotto la cuccetta. Con un solo sguardo si riusciva ad abbracciare il pavimento d’assi ben bruscate, tra i quattro angoli nudi. Colpiva l’assenza del solito divano; il coperchio in tek del lavabo si sarebbe detto ermeticamente chiuso, così come la ribalta dello scrittoio, sporgente dal tramezzo sotto il posto letto. Quest’ultimo era provvisto d’un materasso sottile come una ciambella, sotto una liscia coperta con una rossa riga sbiadita, e d’una zanzariera ripiegata, per i pernottamenti in qualche porto. Neppure un pezzo di carta era visibile in giro, né alcuna scarpa sul pavimento, né rifiuti d’alcun tipo, né una macchia di polvere da alcuna parte; neppure tracce di cenere della pipa, il che, considerando che Massy era un accanito fumatore, risultava moralmente ripugnante come una manifestazione d’estrema ipocrisia; e il fondo del vecchio seggiolone (unico posto a sedere nella cabina) levigato dall’uso, brillava come se la sua consunta superficie fosse stata incerata. La cortina di foglie sull’argine, passando come se si srotolasse senza sosta nella tonda apertura dell’oblò, creava un’ondeggiante trama di luce e ombra nell’ambiente.

Tenendo la porta aperta con una mano, Sterne aveva ficcato dentro la testa e le spalle. Di fronte a tale strabiliante intrusione, Massy, che non stava facendo assolutamente nulla, balzò in piedi senza parole.

«Non mi insultate», mormorò Sterne in fretta. «Non voglio essere insultato. Penso solo al vostro bene, signor Massy».

Seguì un silenzio di massima stupefazione. Pareva ch’entrambi fossero rimasti senza lingua. Indi il secondo di bordo continuò con discreta scioltezza.

«Voi non potete immaginare cosa stia accadendo a bordo della vostra nave.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.