Anime adolescenti by Furio Ravera

Anime adolescenti by Furio Ravera

autore:Furio Ravera [Ravera, Furio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Salani Editore
pubblicato: 2020-12-29T17:20:01+00:00


Come gestire a livello pratico la concessione del cellulare?

Detto questo, scendendo nella dimensione pratica, credo che prima di mettere nelle mani di un figlio/ figlia uno smartphone un genitore debba essere consapevole delle potenzialità del mezzo.

Il cellulare privatizza i contatti. Quando il telefono era un oggetto fisso in casa, le telefonate erano controllate e controllabili. Nessuna figlia e nessun figlio avrebbe potuto ricevere una telefonata a mezzanotte o stare al telefono a ore inconsuete senza essere sottoposto a qualche interrogatorio. Oggi non sono facilmente controllabili né i contatti né l’orario di questi contatti.

Il cellulare ha sdoganato un’area di privacy dei figli del tutto inedita. Ci sono genitori che si fanno molti scrupoli a indagare sull’uso del cellulare di un figlio/a tredicenne. È un fenomeno che è saltato fuori senza che nessuno abbia avviato un meditato processo decisionale. Spesso i genitori rispondono, quando gli si chiede spiegazione di questo imbarazzo, che temono di perdere la fiducia del figlio o della figlia. Anche qui deve essere successo qualcosa che sfugge: sono i figli che devono guadagnarsi la fiducia dei genitori a mano a mano che guadagnano nuovi spazi di libertà.

I genitori non perdono certo la fiducia dei figli se non li controllano: considerando questa azione da un’altra prospettiva, la mancanza di controllo significa che non li guardano, perché è troppo faticoso, perché hanno altro da fare, perché non vogliono aver grane. I figli non guardati finiscono per perdere la fiducia nei genitori perché sentono che nella distrazione abdicano al loro ruolo.

Gli smartphone hanno applicazioni che consentono contatti con persone che possono mascherare la loro identità mentendo soprattutto sull’età. Questa nota riguarda il rischio che un/una minore stringa via chat una relazione confidenziale con una persona molto più grande, che di conversazione in conversazione ne guadagni la fiducia seducendolo/a.

Alcuni minori si sono sentiti molto lusingati dall’apprezzamento di questi adulti che lodavano la loro intelligenza, sensibilità, maturità. Maturità, questa è una parola chiave per normalizzare il contatto con una persona più grande e fare cose che non sarebbero appropriate per ragioni di differenza di età. È un adescamento.

Se vedessimo nostra figlia minorenne che tutti i giorni al parco si intrattiene in lunghe conversazioni con un uomo maggiorenne, non verremmo presi dall’ansia e dalla necessità di sapere e di contrastare questa relazione? E quale magia compie il cellulare per impedire tutto questo? Perché non si dovrebbe controllare con chi chatta35 nostra figlia?

Queste sono delle disfunzioni cognitive dovute all’impiego di strumenti nuovi che modificano le concettualizzazioni delle azioni che stiamo osservando. Un fenomeno analogo è quello che si verifica nella differenza fra il traffico a piedi e in macchina. Quest’ultimo, in virtù della mediazione della vettura, favorisce l’insulto con incomparabile frequenza.

Con gli smartphone si possono inviare immagini. È scesa l’età in cui si inizia a praticare sexting, vale a dire l’invio al partner di immagini di sé più o meno scabrose ed eccitanti. Succede anche a 12 anni, forse meno.

Si tratta di un’azione comunque pericolosa, perché la diffusione di queste immagini diviene incontrollabile. È alla base



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