Anna dai Capelli Rossi by Lucy Maud Montgomery

Anna dai Capelli Rossi by Lucy Maud Montgomery

autore:Lucy Maud Montgomery
La lingua: ita
Format: epub
editore: Pico 2011
pubblicato: 2011-10-05T16:00:00+00:00


Non posso dirti il nome della persona perché ho giurato di non pronunciarlo mai.

Mai uscirà dalle mie labbra. Abbiamo fatto ghirlande di quei fiori e ce le siamo messe sui capelli, e intanto cantavamo una romantica canzone. È stato emozionante. Tutta la famiglia di Silas Sloane è corsa fuori a guardarci, mentre passavamo e anche la gente, lungo la strada ci guardava. Abbiamo fatto sensazione!

Davvero? Che sciocchezza disse Marilla. E fu l'unico suo commento.

Dopo il biancospino, fiorirono le violette che costellarono a migliaia la valle omonima.

Anna la attraversava per andare a scuola e camminava in punta di piedi, con grande riguardo, come se fosse un luogo sacro.

A volte confidò a Diana, quando sono nella Valle delle violette non mi importa più se Gil. .. se qualcuno è più bravo di me, a scuola. Ma quando sono in classe, se qualcuno mi supera, allora mi dispiace, eccome. Ci sono tante differenti Anna dentro di me.

Qualche volta penso che è per questo che sono una tale combinaguai.

Se fossi una Anna soltanto, sarebbe più comodo, ma anche meno interessante, però.

Una sera di giugno, quando il frutteto era di nuovo in fiore e le rane gracidavano sotto la luna negli stagni a nord del Lago delle acque Scintillanti e l'aria profumava di resina e di caprifoglio in fiore, Anna se ne stava seduta davanti alla finestra della soffitta.

Aveva studiato a lungo ma ora cominciava a scarseggiare la luce. Niente di meglio di quel momento, dunque, per mettersi a fantasticare un poco, con lo sguardo fisso sui rami dei meli in fiore.

La piccola stanza in soffitta non era cambiata gran che, in tutto quel tempo.

Le pareti erano ancora imbiancate a calce, il cuscino era duro, le sedie scomode e giallognole come sempre. Il cambiamento, piuttosto, era nell'atmosfera. Si intuiva la presenza di una personalità vivace e vitale che pervadeva tutto, indipendentemente dai libri di scuola, dai vestiti e che si rivelava piuttosto nel fascio di fiori bianchi nella vecchia brocca blu. Era come se tutti i sogni di Anna avessero tappezzato le pareti con impalpabili tessuti fatti di arcobaleno e raggi di luna.

Quella sera Marilla entrò nella stanza con le braccia cariche di grembiuli di scuola appena stirati. Li appoggiò sulla sedia e si sedette con un sospiro. Aveva sofferto di uno dei suoi ricorrenti mal di testa, quel pomeriggio, e anche se ora il dolore era scomparso, si sentiva ancora debole e affaticata. Anna la guardò e i suoi limpidi occhi traboccavano di simpatia. Vorrei avere avuto mal di testa al posto tuo, Marilla disse.

E lo avrei sopportato con gioia, pur di sollevare te.

Hai fatto la tua parte sbrigando anche la mia dose di faccende e permettendomi di riposare disse Marilla. Te la sei cavata bene, hai combinato meno guai del solito, a quel che sembra. Naturalmente non era proprio necessario inamidare i fazzoletti di Matthew. E forse, quando hai messo il pasticcio di carne a riscaldare in forno, avresti potuto estrarlo quando era solo ben caldo e non carbonizzato.

Ma questi piccoli particolari non hanno importanza per te.



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