Arrivederci piccole donne by Marcela Serrano

autore:Marcela Serrano
La lingua: ita
Format: mobi, azw3, epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2017-06-14T22:00:00+00:00

4.

AMY O LA RAGAZZA VIZIATA

Caracas, settembre 1994

“Se non posso farlo come voglio preferisco non farlo affatto”.

Le piccole donne crescono, capitolo 3. AMY.

Gli uomini ci vogliono eternamente infantili, dice Lola fra sé uscendo dalla doccia, mentre posa un piede sul pavimento di marmo del lussuoso albergo a cinque stelle dove alloggia. Ricorda con un sorriso e un’ombra di tenerezza quando le prime volte che entrava in posti del genere si sentiva un’imbrogliona, quasi si aspettasse di venire scoperta da un momento all’altro e che qualcuno le dicesse, ehi, tu, che cosa ci fai qui? Almeno in camere come questa non deve controllare centimetro per centimetro tutto il pavimento, non ha bisogno di cercare i ragni sotto il letto, è un bel sollievo, è riuscita a spezzare la lunga abitudine di ispezionare gli ambienti in cui si trova alla ricerca di ciò che più teme, guai se un ragno si presentasse all’improvviso. Si avvolge nei morbidi asciugamani candidi e dopo essersi strofinata accuratamente apre le antine dell’armadio dove ha sistemato tutto il suo abbigliamento. I suoi gesti sono calmi. Le piace prendersi il tempo necessario per compiere le azioni di routine, la tensione della fretta prosciuga la sua energia, inibendo la lucidità mentale; fra le emozioni quotidiane, la fretta è quella che Lola detesta di più. Sceglie un tailleur di lino color verde oliva e lo porta in camera da letto. Sul comodino troneggia il cofanetto di pelle che porta sempre con sé, la casetta dei suoi gioielli. La mattina non esce mai senza quegli accessori, le piace sceglierli, accarezzarli, sapere che sono suoi, niente le scalda il cuore come il riflesso dell’azzurro dei suoi occhi sul verde degli smeraldi o sulle trasparenze diamantine. Sa che, una volta infilati gli anelli, avvertirà subito il peso della nuova giornata che comincia. Oggi devo essere in forma e perspicace, riflette ascoltando distrattamente una voce che in televisione sta parlando di un telescopio spagnolo con cui si è dimostrata l’esistenza di un buco nero al centro della Via Lattea. Poi si sofferma un momento davanti al televisore: per commentare i risultati di un’inchiesta condotta dalle Nazioni Unite sull’obesità, sfilano immagini di gente che cammina per strada, una strada qualunque, potrebbe essere Miami, Città del Messico o Santiago del Cile. Sono soprattutto donne, donne diverse per aspetto, razza, età, colore. Lola le osserva come fossero magneti che calamitano la sua attenzione, l’ha sempre affascinata studiare l’aspetto fisico delle persone. Di solito posa su di loro uno sguardo distaccato eppure energico, non importa se sono una folla o pochi elementi, i suoi occhi lavorano di pari passo con la mente per selezionare, scartare. Non ritiene di avere pregiudizi, eppure è rapidissima a emettere sentenze spietate, com’è volgare, che mancanza di senso estetico, com’è scialba, com’è grassa, mio Dio com’è orribile quella donna! Le basta uno stimolo minimo e s’immerge in profonde meditazioni sulla bruttezza fisica degli esseri umani, per concludere inorridita che ormai la bellezza è fuggita dall’umanità.

Dopo lunghe, complicatissime riunioni sono giunti a un accordo con

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